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RITIRARE LA “RIFORMA” GELMINI !!   RIPIANARE I TAGLI ALL’UNIVERSITA’ !!

Invitiamo la comunità universitaria a partecipare al presidio del 14 ottobre davanti al Parlamento

Nei giorni 14 e 15 ottobre i deputati sono chiamati a discutere e votare in fretta e furia la “riforma” Gelmini per stroncare, come reclamato a gran voce da Rettori e Confindustria, la protesta generale della comunità accademica e far dimenticare all’opinione pubblica l’affossamento in atto dell’Università Pubblica.
 Ritorniamo a dire che non ci meraviglia tutto questo perché la riforma dell’Università è un pezzo importante del disegno più generale di smantellamento di tutte le Amministrazioni Pubbliche che denunciamo e combattiamo da anni.  L’esito delle “riforme”e dei tagli dei bilanci pubblici (Scuola e Sanità) è sotto gli occhi di tutti. Come sotto gli occhi di tutti è lo stato reale dell’Università Pubblica devastata dai tagli di bilancio, impossibilitata a funzionare senza il lavoro volontario e precario e rappresentata da una casta che porta su di sé non solo la responsabilità di un ventennio di devastanti riforme autoreferenziali ma anche quella di parlare in nome di interessi che non sono quelli della comunità accademica e nemmeno quelle delle esigenze di rilancio e sviluppo del Paese.
Ripianare i bilanci degli devastati dai tagli, dare ascolto alle richieste delle componenti accademiche diventa allora condizione ineludibile per avviare una seria discussione  sulla riforma del sistema.  
RdB aveva rivendicato alla VII Commissione della Camera, alla totale chiusura del governo (complice CRUI e Confindustria), il ritiro del DDL Gelmini e, pregiudizialmente alla discussione di ogni riforma universitaria, la cancellazione dei tagli ai bilanci. 
Ora l’arroccamento del governo, Rettori e Confindustria a negazione di ogni modifica del testo di legge rende questa rivendicazione del ritiro del DDL Gelmini inevitabile. Per questo abbiamo aderito e invitiamo i lavoratori ad aderire alla mobilitazione nazionale unitaria del mondo universitario del prossimo 14 ottobre che si terrà a Roma davanti al Parlamento.

Roma, 12 ottobre 2010                  Esecutivo Nazionale RdB-USB Università

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DOCUMENTO UNITARIO
ADI, ADU, ANDU, CISAL, CISL-Università, CNRU, CNU, FLC-CGIL,
LINK-Coordinamento Universitario, RDB-USB, SNALS-Docenti Università,
UDU, UGL-Università e Ricerca, UILPA-UR
                Roma, 11 ottobre 2010
                 Anche il testo del DDL approvato dalla Commissione Cultura della Camera non accoglie nessuna delle principali proposte di modifica avanzate dalle Organizzazioni universitarie e dal movimento di protesta che sta sempre più coinvolgendo tutto il mondo universitario (professori, ricercatori, precari, tecnico-amministrativi, studenti).
                Al contrario, risulta confermata l’intenzione di scardinare il Sistema nazionale dell’Università pubblica, attraverso;
= la drastica riduzione delle risorse e l’ulteriore divaricazione fra pochi Atenei ‘eccellenti’ e tutti gli altri;
= la scarsa considerazione delle esigenze della ricerca;
= il ridimensionamento della già ridotta autonomia degli Atenei;
=  il drastico ridimensionamento dei docenti di ruolo, con la costituzione di una ‘base’ amplissima di precari, senza reali prospettive di    accesso alla docenza;
= la messa ad esaurimento dei ricercatori, ai quali non si riconosce neppure il ruolo docente effettivamente svolto;
= lo svilimento della figura dell’associato;
= il ridimensionamento del ruolo del personale tecnico-amministrativo;
= lo snaturamento del diritto allo studio con la delega al Governo e l’introduzione del Fondo per il Merito che eroga prestiti e premi,     sostituendo le borse, con criteri che non considerano le condizioni economiche degli  studenti.
E’ sempre più evidente che si vuole abbandonare l’idea stessa di una Università pubblica, autonoma, democratica, di qualità e aperta a tutti.
                Chiediamo al Governo e al Parlamento un atto di responsabilità: si sospenda l’iter del DDL e si apra finalmente un serio e ampio confronto con l’Università, evitando di interloquire esclusivamente con chi non la rappresenta e con chi ha l’interesse a monopolizzare la gestione delle risorse pubbliche destinate alla ricerca e all’alta formazione.

Si invitano tutte le componenti universitarie a continuare e a intensificare la protesta  e, in particolare, a partecipare alla

             manifestazione del 14 ottobre 2010 davanti alla Camera, a partire dalle ore 10

volnaz12102010mobilitazione_unitaria[1]

Università_fermiamo il crollo

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