Attenzione al CAVALLO di TROIA!!!
I due incontri con l’Amministrazione (del 10 e del 19 novembre) sono stati incentrati sulla discussione delle progressioni orizzontali dei dipendenti, che stiamo chiedendo dal 2008, in prospettiva dei combinati effetti delle ultime normative (che definiscono riformatrici) le quali produrranno per il 2011 la diminuzione ingente delle risorse disponibili (circa 350.000,00) per il salario accessorio del personale. Sono stati affrontati i possibili rimedi ai tagli imposti dalle leggi finanziarie (l’ultima quella della manovra estiva che blocca gli incrementi stipendiali individuali e collettivi a partire dal 2011) e gli adempimenti ai quali ci costringe in modo assolutamente penalizzante la L.133/2009 e dlgs 150/2010, la famigerata Riforma Brunetta.
Per essere chiari va detto che il fondo accessorio disponibile per il 2011 non consente il finanziamento delle progressioni orizzontali (circa 600.000,00 euro); procedura che, tra l’altro, dovrebbe essere espletata entro la metà di dicembre. A ciò occorre aggiungere che a partire dal 2011 il fondo risulta insufficiente per garantire le indennità accessorie percepite finora dal personale.
In questo contesto una prima proposta avanzata dall’Amministrazione consiste nell’”autofinanziamento” delle progressioni orizzontali: finanziare il costo del passaggio a livello individuale, sottraendo l’importo necessario dalla propria quota di salario accessorio percepito (a quale istituto si riferisca l’Amministrazione ancora non ci è dato sapere!).
Quindi il passaggio orizzontale non produce incrementi stipendiali, essendo a costo zero. Ma, per precisare ulteriormente, presenta il vantaggio di stabilizzare parte del salario accessorio individuale trasferendolo nella voce “stipendio tabellare”, sottraendolo così ai futuri effetti negativi della normativa prevista dalla legge Brunetta, beneficiando altresì di una quota maggiore di stipendi per il calcolo pensionistico.
Essendo l’operazione a costo zero, i sindacati hanno proposto di estendere le progressioni orizzontali al restante personale, che maturerà i requisiti per l’accesso nel giugno 2011, affinché tutti abbiano la possibilità di stabilizzare una parte del proprio accessorio. La proposta sindacale ha trovato da parte dell’Amministrazione solo obiezioni tecniche, tra cui quella del congelamento fino al 2013 degli effetti economici delle progressioni effettuate dopo il 2010, tale affermazione dell’Amministrazione si basa sulla interpretazione delle disposizioni previste dalla legge 122/2010.
La prima seduta di contrattazione era terminata con la richiesta esplicita ai sindacati di presentare una proposta per individuare tra le voci del salario accessorio quelle che il prossimo anno potrebbero essere decurtate. La delegazione sindacale, nel corso dell’ultimo incontro, ha presentato una proposta unitaria e alternativa sulla base del fatto che il Magnifico Rettore ha più volte espresso la volontà politica di onorare l’accordo del 2007, dichiarando la sua indisponibilità a imporre accordi che non garantiscano, almeno, il mantenimento degli attuali livelli retribuitivi. È stato quindi chiesto quanto segue:
di reperire ulteriori risorse aggiuntive, derivanti dalle entrate dei c/terzi, master, convenzioni, estendendo altresì gli istituti da cui prelevarle (progetti comunitari, entrate della Scuola Iad, consorzi etc)
di risparmiare sull’uso dello straordinario. I risparmi su questo istituto, secondo il CCNL, incrementano il Fondo Accessorio per l’anno successivo.
di rinviare ad un momento immediatamente successivo la rimodulazione del contratto integrativo.