Suggeriamo la lettura del volantino allegato che prende in esame l’esito della sperimentazione nazionale della Riforma Brunetta realizzata nel comparto Sanità.
La sperimentazione avviata da mesi presso 40 ASL e Aziende Ospedaliere, e costata numerosi milioni di euro, fu intrapresa per mettere a punto i criteri di “valutazione individuale” finalizzati, appunto, a lasciare senza alcuna incentivazione il 25% del personale a “prescindere” da qualsiasi valutazione reale sul lavoro svolto dai dipendenti. Sperimentazione fortemente avversata in tutte le forme da RdB-USB, che a livello nazionale ha promosso numerose manifestazioni di protesta davanti alle più importanti Aziende Ospedaliere.
La sperimentazione si è conclusa con il 90% del personale sanitario promosso nelle fasce di merito alte!!
Un risultato che conferma, sul campo, la solidità delle ragioni che sono alla base del nostro dissenso alla legge e che, però, intendiamo mettere in evidenza a tutt* i lavorator* nonostante la “riforma” Brunetta sia di fatto superata dalla “manovra economica” d’estate (l.122/2010) che, congelando per tre anni gli stipendi dei pubblici dipendenti agli importi del 2010, non consente l’erogazione dei cosiddetti “premi” per i più meritevoli.
Ciò a conferma del fatto che la battaglia di Brunetta sui fannulloni è mirata esclusivamente alla distruzione della PA e del servizio pubblico!
La sperimentazione è stata proposta anche presso il nostro PTV, ma, fortunatamente siamo riusciti – questa volta con una posizione unitaria tra sindacati e RSU – a contrastare il tentativo di utilizzare i lavoratori del Policlinico come cavie da laboratorio per sperimentare le possibili modalità di applicazione di una pessima legge nociva per i lavoratori, obbligando l’Amministrazione a ritirare definitivamente il progetto aziendale.
E’ andata invece male, purtroppo, sul fronte del “nuovo accordo integrativo” relativo alla “produttività collettiva” e “progressioni orizzontali”. La RdB-USB non ha firmato l’accordo integrativo perchè in sostanza si tratta di una applicazione anticipata dei falsi principi sulla meritocrazia e valutazione della perfomance introdotta dalla riforma Brunetta. L’accordo, infatti, dà avvio ad una applicazione “fac simile” del sistema premiante di Brunetta e senza alcuna garanzia circa i criteri e parametri di valutazione che saranno applicati. A nostro giudizio un accordo che avrà effetti negativi per una larga parte del personale comportando, tra l’altro, una ulteriore riduzione della già limitata produttività collettiva; inadeguato, inoltre, ad incentivare i lavoratori, ai quali va comunque riconosciuto il merito che pur trovandosi a lavorare in condizioni penalizzanti riescono a garantire un decoroso servizio sanitario all’utenza.
Segnaliamo, infine, che solo una ridottissima parte del personale fruirà delle progressioni orizzontali, poiché l’accordo, per la scarsità delle risorse messe a disposizione, prevede che su circa 750 aventi diritto il passaggio sarà per soli 200 lavoratori.
Tra l’altro nei giorni scorsi al PTV, in fase di attuazione delle procedure selettive (con un sistema di quiz adottato presso l’Università per le progressioni verticali) abbiamo assistito ad una distorta applicazione dell’accordo. Le materie utilizzate hanno particolarmente penalizzato le persone con un profilo professionale sanitario. Le domande che si richiamano al management, alle materie gestionali e normative, non possono essere considerate “attinenti” le attività svolte normalmente da questi lavoratori della sanità. I profili professionali ai quali i quiz si richiamano sono infatti quelli che più interessano coordinatori e tutti coloro che sono coinvolti nel sistema gestionale di risorse umane, mentre l’accordo integrativo prevedeva la valutazione della professionalità con la somministrazione di “test a risposta multipla, specifica per ruolo e categoria di personale”.
Come commentare poi il fatto che alcuni, nonostante avessero dichiarato in precedenza di “non aver affatto studiato”, abbiano poi miracolosamente risposto a tutte le domande?
Ma i sindacati che hanno firmato quell’accordo dove erano? Forse si sono distratti? La UIL era troppo occupata all’ Universita’: impegnata a mobilitarsi per far saltare l’accordo integrativo. Un accordo che, a differenza di quello del PTV, tramite le progressioni orizzontali stabilizza una parte del salario accessorio a tutti gli aventi diritto, senza applicare prove selettive distorte, ma solo sulla base dell’anzianità’ di servizio e dei titoli certi prodotti dal singolo lavoratore, così come prevede il CCNL!
Naturalmente, per dissipare ogni dubbio, intendiamo precisare che la RdB-USB per principio non è assolutamente contraria ad una seria verifica circa la professionalità e i meriti conseguiti dai singoli lavoratori. Ma la nostra principale preoccupazione è su metodi e procedure con i quali la Pubblica Amministrazione applica le verifiche sul personale, come procede sull’organizzazione del lavoro, su affidamenti di incarichi, su promozioni etc…
Le ultime vicenda di cronaca romana delle “parentopoli” (amministrazione comunale, aziende romane e, purtroppo, anche presso la nostra Università) dimostrano che ancora una volta avviene esattamente il contrario: premiati i privilegiati al di là di qualsiasi criterio oggettivo meritocratico.
Roma, 17 dicembre 2010 RdB-USB Università PTV
ALLEGATO: ♦ Comunicato sperimentazione Sanità