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Trasmettiamo in allegato il testo completo della proposta per il Regolamento per le Progressioni Verticali, concordato in Commissione Tecnica. Il documento, finché non sarà sottoscritto tra le parti in contrattazione decentrata, non è da considerare definitivo.

La trattativa decentrata si terrà probabilmente il 7 febbraio.

Buona parte delle richieste avanzate dalla rappresentanza sindacale in Commissione Tecnica è stata accettata. Per la categoria EP il peso decisionale dell’amministrazione è stato più rilevante.

Tra gli elementi significativi del Regolamento sottolineiamo:

  • l’applicabilità della legge 808/77 che permette, nella (sola) fase di la partecipazione alla selezione, la ricostruzione di carriera con riconoscimento dell’anzianità necessaria (cinque anni nella categoria) ai lavoratori che non hanno il titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno (vedi 63/bis);
  • le prove, il punteggio ripartito tra le prove pratiche e i titoli, i punteggi assegnati ai titoli sono differenziati per categoria;
  • nell’ambito dei titoli: per la valutazione dell’anzianità di servizio sono riconosciuti gli anni di lavoro prestati presso altre università o amministrazioni pubbliche, anche a tempo determinato. In sostanza tale riconoscimento ha gli effetti di una sorta di ricostruzione di carriera.

I titoli formativi hanno un peso relativamente contenuto, poiché non conseguenti a una programmazione formativa regolamentata, come previsto dal CCNL (da anni la RdB richiede la programmazione e un regolamento d’ateneo per i crediti formativi!!);

  • i titoli sono valutati e comunicati agli interessati prima della prova pratica;
  • la graduatoria rimane aperta per due anni. Tutti saranno inseriti in graduatoria secondo il punteggio finale conseguito, I lavoratori – comunque – dovranno fare i conti con i numeri esigui dei posti decisi dall’amministrazione, poiché i vincitori saranno tanti quanti i posti disponibili.

Sottolineiamo che il Regolamento prevede l’indizione di bandi suddivisi per categoria e aree professionali (amministrativa, tecnica, socio-sanitaria, elaborazione dati e bibliotecaria).

Per la serie “i regolamenti sono fatti per non essere applicati”, l’amministrazione per il prossimo, e primo, procedimento di verticalizzazione ha proposto l’indizione di un bando unico. La rilevanza delle conseguenze, sia positive sia negative, non è di poco conto, Essendo i posti ridottissimi, rimarrebbero escluse alcune aree (come per gli EP). Con una unica graduatoria si risolverebbe il problema nell’ “eventualità” (??) di un successivo allargamento dei posti. Tale procedura “fuori regolamento”, secondo questa O.S, pone, però, dubbi di trasparenza o chiarezza tra i lavoratori. Il bando unico da eccessiva discrezionalità all’amministrazione, senza garanzie per un numero minimo (ma sicuro) di posti per quelle aree storicamente penalizzate in precedenti procedure di passaggio di carriera.

Gli RSU-RdB hanno proposto come mediazione la soluzione di bandire i posti per almeno due macro-aree (amministrativa-bibliotecaria e elaborazioni dati-tecnica-sociosanitaria). Tale proposta pare non abbia convinto nessuno.

Crediamo che tutta la questione debba essere discussa con i lavoratori per avere, come RSU, un mandato certo.

RdB-CUB Università Tor Vergata

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