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 Continuiamo ad invitare i lavoratori a sottoscrivere la petizione per la costituzione democratica della Commissione Statuto, promossa dal  Coordinamento per l’università pubblica a cui noi partecipiamo, perché la petizione parla anche del personale tecnico-amministrativo (http://www.petitiononline.com/q257t0rv/petition.html).
 In stretto collegamento con le motivazioni e  i contenuti della petizione, giovedì scorso, insieme alla RSU, CISL, CGIL e CSA-CISAL, abbiamo inviato al Rettore, al Senato Accademico e al CdA una richiesta  (in allegato) per ribadire che il percorso verso la definizione del nuovo statuto,  attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti dell’ateneo, risponda a principi di trasparenza e democrazia.        Come  RdB-USB,  abbiamo  sentito la necessità di richiedere che in particolare sia garantita la rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, individuata a seguito di consultazione dei lavoratori. Siamo convinti , difatti, che l’attuazione della Riforma Gelmini – nel ridurre ulteriormente gli spazi di democrazia e autonomia nell’università – interessa e colpirà ancora di più  il personale t-a.

 Andiamo nel concreto, citando alcuni articoli della Legge:

 ART. 5, 4° comma in materia di spese per il personale:

lettera d): (Il Governo predispone) un piano triennale diretto a   riequilibrare, entro intervalli di 
percentuali definiti dal ministero, e
                       secondo criteri di piena sostenibilità finanziaria, i  rapporti di  consistenza del personale docente, ricercatore e  
                       tecnico-amministrativo;
lettera b): “adozione di un piano economico-finanziario triennale al fine di garantire la sostenibilità  di tutte le attività  dell’ateneo”;
lettera e): “determinazione di un limite massimo all’incidenza complessiva delle spese per  l’indebitamento e delle spese  per   il personale di ruolo e a tempo determinato, inclusi gli oneri per la contrattazione integrativa , sulle entrate  complessive dell’ateneo”.

 ART. 2, 1° comma 1, in materia di nuove funzioni del Nucleo di Valutazione attribuite dalla   Riforma Brunetta:

lettera r):  … e attribuzione, in raccordo con l’attività dell’ANVUR, delle funzioni di cui all’articolo  14 del decreto legislativo 27  ottobre 2009, n. 150, relative alle procedure di valutazione delle strutture e del personale, al fine di  promuovere nelle università’, in piena autonomia e con modalità organizzative proprie, il merito e il miglioramento              della  performance organizzativa e individuale
 
ART: 3, 5° comma, in materia di mobilità prevede:
 “In attuazione dei procedimenti di federazione o di fusione… il ministro può provvedere,  
con proprio decreto, al  trasferimento del personale interessato …”

 Per questi argomenti, ma non solo, abbiamo portato  “la voce” del personale t-a negli incontri intersindacali a livello nazionale, nelle audizioni al Senato e alla Camera (http://rdb.uniroma2.it/index.php/archives/973), nei sit-in di protesta sotto il Parlamento e  oggi – a Riforma approvata – negli atenei.   La  legge, difatti, permette margini di attuazione abbastanza ampi su cui potremo vigilare e intervenire, se  la “volontà politica” consentirà livelli di democrazia accettabili.

 EBBENE SI’, ABBIAMO SCELTO DI ESSERE CORPORATIVI PERCHE’

LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE LO IMPONE!!

 

Roma, 7 febbraio 2011                                                                   RdB-USB Università TorVergata

 

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