Care colleghe e colleghi,
ringrazio innanzitutto tutti coloro che con il voto hanno dato seguito all’istanza di democrazia e dignità che ha avviato il percorso di consultazione del personale.
Tuttavia non si è registrata la partecipazione che si auspicava e avrebbe conferito maggior valore rappresentativo alle indicazioni del personale. I tempi ristretti – imposti dal calendario del CdA – e la “fronda” volta a generare confusione e scompiglio hanno contribuito in parte ad ostacolare una consultazione pienamente condivisa.
Non è una novità nel nostro Ateneo, purtroppo, che nelle occasioni di massima espressione democratica ci sia sempre qualcuno che contrasta, si oppone, provoca confusione, distruggendo qualsiasi tentativo di ricompattare le fila, con il risultato di dividere i lavoratori a pieno vantaggio dei vertici universitari. Se ben ricordate, era già successo per le ultime elezioni RSU, più recentemente con il referendum per l’accordo integrativo e oggi con la consultazione per la Commissione Statuto. Per dovere di cronaca è giusto sottolineare che la divisione riguardava coloro che volevano una consultazione democraticamente elettiva e chi invece preferiva la concertazione sindacale per l’ indicazione diretta dei due rappresentanti.
Riguardo ai risultati delle elezioni, non posso che ringraziare ulteriormente tutti coloro che con il voto hanno confermato la fiducia e stima nel mio operato. Mi duole però constatare che, pur non sussistendo ostacoli riconducibili “ai principi di competenza”, il CdA, presieduto dal Rettore, non abbia colto l’indicazione manifestata dal personale, designando altri “di fiducia” , mentre ha ampiamente soddisfatto le aspettative delle altre componenti.
Ho il dubbio che il Rettore non ritenga il personale in grado di valutare la competenza dei colleghi candidati, in contrasto con ciò che ha sempre dichiarato, definendolo una fondamentale risorsa di questo Ateneo. Malgrado le rassicurazioni contenute nella lettera aperta del Rettore, non vorrei che l’esclusione fosse il risultato di dinamiche precostituite.
Di fronte a queste operazioni si rafforza ulteriormente il carattere libero ed autonomo che contraddistingue il mio operato e di chi con me si occupa di Sindacato.
Roma, 22 febbraio 2011
Anna Maria Surdo