logo USB

Il nuovo accordo integrativo firmato lo scorso novembre dalle OO. SS. “conniventi”, mostra sempre di  più il suo vero volto. Alla perdita in busta paga si sommano gli effetti normativi che colpiscono lavoratori e studenti, imponendo ai lavoratori vessazioni e arbitri da parte dell’Amministrazione, degradando ancora più servizi essenziali agli studenti.

  Il Magnifico Rettore aveva enunciato di porre al centro della sua azione studenti e lavoratori; ora è  concentrato solo  sulle sue alchimie politiche, abbandonando tutti al dispotismo del Dittatore Generale.

  Un accordo che non ha tenuto nella minima considerazione che la funzione dei lavoratori universitari è quella di garantire il Diritto allo studio e la Ricerca di interesse pubblico e che, ancora una volta, in nome di una presunta meritocrazia ha premiato pochi eletti a scapito della maggior parte dei lavoratori e degli studenti.

   E’ l’applicazione della Dottrina Mirafiori”: la competitività utilizzata come un manganello per abbattere i diritti, dividere e umiliare i lavoratori, escludendo dalle relazioni sindacali chi si rifiuta di firmare accordi scellerati.

 I risultati per i lavoratori sono:

  •  perdite in busta paga a seconda delle tipologie di orario;
  • evoluzioni psicotiche di dirigenti e capi struttura attorno agli obbiettivi per la produttività collettiva e straordinari, trasferendo a questi soggetti la quasi totalità della gestione del salario accessorio;
  •  stravolgimento degli orari di lavoro con impossibilità di funzionamento di importanti strutture, come ad esempio l’Orto Botanico, laboratori e biblioteche.

A conferma del dispotico arbitrio dell’amministrazione, la circolare del Direttore Generale (datata  23/12/2010 e divulgata il 17/02/11) che,  dopo avere avviato i progetti finalizzati di Ateneo con tanto di firma dei dirigenti, dispone l’esclusione di  buona parte della categoria C e la non retribuzione per il lavoro già svolto!!

  Ecco alcuni devastanti risultati di una zelante e anticipata applicazione della riforma Gelmini e Brunetta. Effetti resi ancora più nefasti da una Amministrazione della “Sapienza” che, pur di imbonirsi il “palazzo”, applica con anticipo norme che entreranno in vigore nel 2013!!

Iniziamo un percorso di confronto fra studenti e lavoratori della Sapienza che si trovano ad affrontare le stesse problematiche derivanti direttamente dalla riforma Gelmini, dalla sua sperimentazione attraverso lo Statuto Frati, e dalla riforma Brunetta.

 GLI STUDENTI HANNO GIA’ FATTO E STANNO FACENDO LA LORO PARTE, COSA ASPETTANO I LAVORATORI AD ALZARSI E RENDERE IL “BENSERVITO” A SINDACATI CONNIVENTI E DIREZIONE GENERALE ?!

 ASSEMBLEA DI LAVORATORI E STUDENTI

GIOVEDI’ 24 FEBBRAIO 2011 ORE 11,30

FACOLTA’ DI GEOLOGIA

 Per la riorganizzazione degli orari di lavoro con priorità ai servizi per gli studenti, ricerca, didattica e tutela dei diritti dei lavoratori.

Per la revisione dei criteri di attribuzione del salario accessorio, includendo anche i lavoratori part-time

 COBAS Università Sanità e Ricerca         CSA di Cisal Università        RdB-USB Università

***********************************************************************************

 SAPIENZA VERSO MIRAFIORI: dalla parte degli studenti   

L’approvazione della riforma Gelmini non vede sconfitto il movimento studentesco e dei lavoratori che ha animato lo scorso autunno. L’assemblea del 25 gennaio ha visto lavoratori e studenti confrontarsi unitariamente sulle lotte da mettere in campo, in questa fase politica segnata sia da un possente attacco indiscriminato ai diritti, sia da una forte tensione sociale che non tende a fermarsi.

Convinti del percorso fatto fin ora, è oggi necessario ragionare sulle condizioni che possono portare all’unione di quelle componenti colpite dai disastrosi provvedimenti della legge Gelmini. Nel particolare del nostro Ateneo, vogliamo cominciare un percorso fra studenti e lavoratori della sapienza che si trovano ad affrontare le problematiche provenienti direttamente dalla riforma Gelmini, dalla sua sperimentazione attraverso lo Statuto Frati e dalla riforma Brunetta. Questi provvedimenti colpiscono entrambe queste componenti che si troveranno a confronto il 24 febbraio perché i problemi che colpiscono i dipendenti della sapienza colpiscono anche noi studenti e viceversa. Diamo quindi inizio ad una dibattito che porti alla strutturazione di una lotta e una piattaforma condivisa fra i veri protagonisti della Sapienza, tra coloro che la vivono ogni giorno e che vogliono avere di nuovo potere decisionale all’interno dei propri luoghi di lavoro e di studio.     

  La partecipazione e l’autogestione autonoma ed indipendente fuori da logiche corporative è ad oggi l’unico strumento di ripresa e cambiamento dello stato di cose esistenti.

Il rettore aveva basato la sua campagna elettorale sulla centralità dello studente invece ci troviamo di fronte l’attuazione di provvedimenti che minano alla base i diritti minimi di studio e di lavoro. Il nuovo accordo integrativo per i lavoratori della Sapienza mostra il suo vero volto attraverso la riduzione della busta paga e l’inserimento di parametri di competitività tra i lavoratori. La riforma Gelmini, e la sua sperimentazione, privatizza ed aziendalizza l’università distruggendo la formazione pubblica. Gli effetti di questi vari provvedimenti sono oggi tangibili agli occhi di tutti noi, e cominciano a minare le reali possibilità di accesso agli studi. Prendiamo ad esempio il futuro aumento delle tasse universitarie; l’inasprimento dei criteri di accesso alle borse di studio e agli alloggi; la graduale riduzione dei servizi e dei supporti amministrativi; la riduzione degli orari di apertura e chiusura degli spazi universitari, delle aule, delle biblioteche e dei laboratori; la chiusura dei centri di orientamento; e i tanti altri problemi che tutti gli studenti si trovano ad affrontare quotidianamente.

A questa deriva noi contrapponiamo la nostra diversa e radicale visione di sistema universitario.

Rivendichiamo dunque:

  • a fronte di un aumento delle tasse causato dai tagli di bilancio, chiediamo l’aumento del finanziamento ordinario ministeriale visto che le tasse rappresentano solo il 10% dell’intero bilancio quindi una vera università pubblica è realmente possibile.

  • aumento dei finanziamenti per le borse di studio, strumento già di per sé piegato alle logiche della retorica meritocratica, ormai ridotte all’osso e copertura di tutti gli idonei non vincitori.

  •  potenziamento delle case dello studente, contro la loro privatizzazione e contro la trasformazione in “caserme” per i residenti (controllo dei documenti, orari di rientro, ecc…).

  •  contro lo sfruttamento del lavoro studentesco attraverso gli stage, fucina di precarietà e manodopera gratuita.

  •  attuare percorsi e progetti di ricerca di interesse pubblico finanziata con fondi statali e non privati, tutelando il ruolo di ricercatore fuori dalle logiche di precarietà e di mercato.

  •  maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro e di studio .

  •  creazione di luoghi decisionali, autonomi e partecipativi, riguardo la gestione del bilancio d’ateneo e della didattica.

  • nessun potere alle future aziende, che grazie alla riforma Gelmini, avranno accesso al CdA della Sapienza.

ASSEMBLEA STUDENTI E LAVORATORI DELLA SAPIENZA

ORE 11.30 DIPARTIMENTO DI GEOLOGIA

ACCENDI IL CONFLITTO UNISCI LE LOTTE

Resistenza universitaria – assemblea di Sociologia

 ALLEGATI: ♦ SAPIENZA verso MIRAFIORI_lavoratori       ♦  SAPIENZA VERSO MIRAFIORI_Studenti

 

 

Comments are closed.