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Al Magnifico Rettore

Al Direttore Amministrativo

Al Dirigente della I Divisione

SEDE

Oggetto: Esiti Commissione Tecnica del 18 Aprile 2008

Le modalità di svolgimento della riunione tecnica che si è tenuta tra la parti lo scorso 18 aprile mi costringono a puntualizzare ciò che avrei voluto chiedere e chiarire durante l’incontro; la qual cosa non sono riuscita a fare, almeno come avrei voluto, per come è stata impostata la discussione. L’uso di un fraseggio concitato, spesso aggressivo, come ad esempio nelle parole a me rivolte: “le sciocchezze che sempre dici” o “io non capisco mai quando parli”, “i conti sul fondo non debbono interessare il sindacato” ed altre simili affermazioni non hanno assolutamente facilitato la discussione che si è tramutata ben presto in uno scontro personale a due.

E’ stato veramente singolare ricevere dall’amministrazione non i prospetti relativi alla costituzione del fondo, ma un altro documento informativo, per l’occasione stilato, senza poterne prendere visione che a fine seduta e poi essere oggetti di contestazioni e polemiche che non tengono conto che “una parte sindacale ha tutto il diritto di chiedere chiarimenti sui conti dei fondi che riguardano i dipendenti”

Dopo più di dieci anni di attività sindacale in questo ateneo, nessuno può mettere in dubbio che le richieste e le rivendicazioni RdB siano volte esclusivamente a tutelare gli interessi generali del personale e che in questo ambito tutto vada ricondotto. Per dirla più chiaramente non utilizzo il ruolo sindacale per interessi particolari, né lo strumentalizzo con attacchi personali.

Dopo questa premessa, vorrei ribadire gli argomenti delle mie osservazioni, che non sono state al momento confutate:

  1. in trattativa decentrata tutte le rappresentanze sindacali hanno presentato delle richieste, tra cui quella di consolidare l’incremento dell’indennità di professionalità, già da due anni percepito dal personale, e aprire la discussione sull’incremento delle indennità accessorie ferme dal 1997. Le rivendicazioni hanno avuto la duplice finalità di riconoscere l’impegno e la partecipazione dei lavoratori all’espansione delle attività dell’ateneo.e di fronteggiare la perdita d’acquisto del salario, diffusamente riconosciuta, e aggravata dal ritardo del rinnovo contrattuale. La tesi dell’amministrazione è stata che era impossibile recepire le richieste a causa dell’insufficienza del fondo accessorio – nonostante l’attuazione della delibera del CdA – che consente l’assegnazione di risorse aggiuntive al salario accessorio per il 2007 e 2008 – più che da scelte o indirizzi sulle “politiche” del personale.
  2. come ho detto, ritengo che nella funzione del sindacato rientri il dovere-diritto di vigilare sulla costituzione ed utilizzazione dei fondi contrattuali, come sostiene anche il contratto nazionale. Poiché di fondi mi sono sempre interessata e in tutte le sedi dove ho svolto un ruolo rappresentativo, ho cercato di capire e qualcosa per me non quadra: come era possibile che, pure con l’assegnazione di risorse aggiuntive, il fondo non fosse ancora sufficiente!
  3. dai prospetti relativi alla costituzione del fondo è emerso, a mio parere in modo chiaro, che per i due anni interessati, mentre si applicava la delibera del CdA, sono stati ignorati i due articoli del contratto che consentono la possibilità di incrementare il fondo secondo il verificarsi di alcune condizioni, tra cui l’aumento della dotazione organica (che c’è stata ed è stata congrua!). La risposta ricevuta in seduta tecnica non ha affatto dissipato i miei dubbi, anzi a mio avviso è assolutamente incongruente continuare a sostenere che quelle risorse sono state assegnate, pur con il rischio di contestazioni dei revisori dei conti a fronte di un bilancio in disavanzo, perché – ribadisco – non risultano iscritte, come invece risulta nei prospetti della costituzione del fondo dal 2000 al 2006. In sostanza mi pare di capire che l’operazione derivante dalla delibera del CdA è stata quasi del tutto neutralizzata; ed è per questo a mio avviso che i fondi risultano insufficienti, anche se per il 2008, secondo la previsione di spesa, dovrebbe risultare un avanzo di circa 523.000,00 euro.
  4. Le norme contrattuali per la costituzione del fondo individuano risorse consolidabili e variabili: a seconda della loro assegnazione si modifica il risultato per i residui e per l’importo consolidato, da cui ogni anno si riparte per la ricostruzione del fondo. L’uso flessibile di questa modalità concorre a “far quadrare i conti”, ovviamene a secondo del punto di vista che, durante l’incontro, spaziava dall’ambito tecnico a quello politico, tant’è che sono stata costretta a sottolinearlo, quando ne ho avuta l’opportunità. Ancora non comprendo, però, se è l’indirizzo politico a “indirizzare questa quadratura” o viceversa.

Non ho altro da aggiungere, se non ribadire la mia convinzione che “se si vuole si può”: al di là dei dettagli sull’adeguatezza delle richieste per l’incremento delle indennità, di cui ho avuto modo di parlare con la dott.ssa Quattrociocche al termine dell’incontro, chiedo per il prossimo incontro di trattativa una comunicazione formale sui fondi accessori – come peraltro già ricevuta fino al 2006 – auspicando un’ apertura politica sull’argomento.

Porgo distinti saluti.

Rappresentante Sindacale

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