Nella seduta di contrattazione del 30 novembre è stata presentata la nuova delegazione di parte pubblica. Sostanzialmente non è cambiata, eccetto per la partecipazione del Prof. Antonio Vallebona che sostituisce il direttore Amministrativo, Avv. Mauro Pirazzoli.
Il nuovo delegato non costituisce una novità per le OO.SS., essendo quest’ultimo un docente di diritto del lavoro presso Tor Vergata e presidente della delegazione trattante dell’Università. Quindi noi lo conosciamo bene: pragmatico e concreto quando deve arrivare a concludere (il che capita raramente) e un sottile temporeggiatore quando non bisogna dare risposte (il che capita più spesso).
Rileviamo, infine, che la provenienza universitaria del delegato rafforza il legame tra il PTV e l’Università e segna, purtroppo, una linea di continuità nel metodo di gestione del personale e dei rapporti di lavoro. Anche se, a secondo delle situazioni, sembra che faccia gioco disconoscere le interconnessioni tra i due enti, a partire dalla più importante: il processo di trasformazione del PTV da “Azienda Ospedaliera Universitaria” a Fondazione IRCCS. Su questa importante materia, il Magnifico Rettore ignora le sollecitazioni sindacali sul diritto dei lavoratori ad essere almeno informati.
Entrando nel merito, in risposta alle richieste sindacali non sono state fornite notizie certe circa la fase di verifica della sperimentazione (scaduta a luglio u.s.). Non poteva essere altrimenti dato che, (come già evidenziato nell’ordine del giorno al Consiglio Regionale promosso da USB) la legge n. 6 del 22.04.2011 dispone l’affidamento del mandato al Direttore Generale del PTV ad avviare le pratiche per il riconoscimento della Fondazione IRCCS, ma contestualmente abroga il famoso comma 4 dell’art. 42 della L.R. 2007 n. 26 che disponeva la verifica al termine del periodo quinquennale di sperimentazione della Fondazione PTV. Sembra quasi che ci vogliano prendere per il naso…
L’Azienda ci ha informato che la Regione chiede l’introduzione di regole più restrittive per il riconoscimento dei buoni pasto ai dipendenti del PTV. Noi di USB, come tutte le OO.SS e la RSU, abbiamo contrastato questo tentativo, ma siamo arrivati alla fine della discussione (e della contrattazione??) con la sensazione che il delegato Prof. Vallebona abbia adottato in questo primo incontro il metodo del temporaggiamento. Il delegato ha chiesto, difatti, alla parte sindacale di presentare per iscritto le richieste per i buoni pasto ed eventuale cambio orario, facendo in tal modo tabula rasa di giornate e giornate di discussioni, note scritte e comunicati sindacali in cui abbiamo affrontato l’argomento e proposto soluzioni. Per evitare che la contrattazione al PTV si risolva solo in ulteriori e interminabili discussioni sui buoni pasto, utilizzati come “specchietto per le allodole”, USB ha dichiarato:
• che nonostante la distribuzione dei ticket e l’orario di lavoro rientri nella contrattazione decentrata, la decisione di modificare le regole è il risultato di un atto unilaterale che mortifica i lavoratori del PTV;
• che, nonostante le note e le affermazioni dell’amministrazione, noi siamo convinti che le richieste della Regione volte a ridurre la spesa siano state recepite dal PTV, perché di fatto con la modifica dei criteri molti dipendenti sono stati esclusi dalla fruizione dei ticket. In proposito abbiamo chiesto una verifica del numero dei buoni pasto e della spesa sostenuta nel corrispondente periodo prima e dopo l’introduzione delle nuove regole;
• che le regole e le materie rientranti nelle relazioni sindacali devono essere applicate a 360° gradi e non solo quando fa comodo ad una parte o a vantaggio di una sola categoria o settore professionale. Nello specifico siamo disponibili a discutere di cambio orario (dei coordinatori) se insieme si discute di tutte le problematiche collegate all’orario di lavoro (cambio orario, tempi tecnici, turni etc.) che hanno ricadute sulle condizioni di lavoro di tutti i lavoratori del PTV.
Per quanto riguarda i punti delle richieste, inoltreremo le note ampiamente articolate a suo tempo inviate all’azienda.
Rimane tuttora aperta e sconosciuta la fase di costituzione della Fondazione IRCCS: in questo caso è necessario più che mai un’azione unitaria sindacale e il coinvolgimento dei lavoratori.
Roma, 5 dicembre 2011 USB PI Policlinico Tor Vergata