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Il 26 novembre si è tenuta la prima seduta del  Senato Accademico con la partecipazione della neo-eletta rappresentanza del personale tecnico-amministrativo.

Tuttavia non sono cambiate le modalità di conduzione dell’ organo collegiale: infatti poche ore prima della seduta è stato inviato ai senatori un testo con le modifiche allo Statuto della Fondazione Policlinico Tor Vergata. Un testo blindato e che definisce solo le parti dello Statuto di cui si proponeva la modifica, senza il testo originario. 

Ricordiamo che già nella seduta del 24.07.’07 il Senato Accademico ha deliberato la modifica  allo Statuto della Fondazione sulla base di “un “memorandum”.

Ne riportiamo per memoria  un passaggio:

“La Fondazione farà si che il PTV diventi “l’incubatore” di processi di sviluppo della ricerca clinica e gestionale, utllizzando allo scopo soluzioni istituzionali capaci di attirare partecipazioni, coinvolgimenti o interessi utili a raggiungere tale scopo.

L’Amministrazione Regionale, sensibile alle istanze provenienti dalla maggioranza consiliare che la sostiene e dalle attese delle forze sociali e sindacali, ritiene necessario apportare alcune modifiche al testo originario che meglio corrispondono al perseguimento delle finalità sopra illustrare garantendo la continuità della preminenza dell’interesse pubblico nella gestione del nuovo soggetto istituzionale.”

Tutti i componenti del Senato votarono a favore, ad esclusione di A.M. Surdo che si astenne per le riserve maturate al termine della discussione sulla bontà delle finalità,  nonostante le rassicurazioni del Rettore sull’accordo recepito in via preventiva con i sindacati.

In questa seduta  a sostegno dell’approvazione è  stata portata avanti ancora una volta la tesi della Fondazione “Pubblica”, che  però dal successivo  esame delle modifiche viene palesemente smentita.

La Fondazione sarà una sorta di società costituita da Università. Regione, cooperative sociali no profit, fondazioni bancarie e, dulcis in fundo, da fondi pensionistici integrativi.    Anche se parte dei soggetti sono di natura pubblica, comunque il contesto giuridico di riferimento sarà di tipo privatistico.

Viene svelato, inoltre,   il mistero sul mancato avvio della Fondazione, nonostante tutto fosse pronto (statuto compreso) già dal 2005:  è stato trovato, finalmente, un equilibrio perfetto tra gli interessi di chi investirà nella Fondazione.

L’Università, anzi la Facoltà,  manterrà il controllo gestionale sul  Policlinico (si eviterà la trasformazione in  Azienda Mista a gestione regionale, come prevede il Ddl Mussi_Turco) e si libererà  dei debiti che verranno acquisiti dalla Fondazione: quelli accumulati  in questi primi anni di funzionamento e il mutuo ventennale.

La Regione parteciperà anche con le “sue”  società no profit (la grande ammucchiata di cooperative bianche e rosse, vedi “Gli Appaltati” di Report-RAI).

Ci chiediamo se la compartecipazione dei fondi pensionistici  integrativi – quelli costituiti dal TFR dei lavoratori con il silenzio assenso – possa dare un  ruolo anche al sindacato confederale che notoriamente gestisce i fondi di categoria.

Noi, di RdB, continuiamo a chiedere garanzie sulle tutele e i diritti  di tutto il  personale che vi lavora:   abbiamo denunciato la gestione aziendale/universitaria che –  pur essendo (ancora) pubblica  – per risparmiare sui costi, risparmia sul personale (quello di ruolo sottopagato; sotto inquadrato e sfruttato quello precario o “volontario”, per non parlare del personale addetto ai servizi esternalizzati). Ma non solo: nella prospettiva di un assetto gestionale subordinato agli interessi del “profitto”,   crediamo fortemente che sarà messa in discussione la garanzia  del servizio sanitario pubblico. Un servizio assistenziale, quindi, di serie A e B a secondo del reddito dei   “clienti”, alla stregua del modello americano. Continueremo a vigilare e non è detto che il percorso di privatizzazione sia così prevedibile e tranquillo.

A completamento dell’ informativa alleghiamo il resoconto di Giancarlo Di Santi, il nuovo eletto e sostenuto da RdB,  e il testo delle modifiche proposte al Senato Accademico.

Allegati:  ♦ Info-Senato-26-11-07    ♦ Proposta modifiche Statuto Fondazione PTV

Le notizie pregresse possono essere reperite sul nostro sito www.rdb.uniroma2.it nella cartella “Senato Accademico”.

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