Informiamo i lavoratori che abbiamo ricevuto dal Rettore la convocazione ad un incontro sindacale per martedì 28.
Non è indicato, PERO’, alcun argomento all’ordine del giorno, il che non promette nulla di buono.
Una situazione non incorraggiante è emersa anche nell’ ultima seduta del Senato Accademico, di cui a presto invieremo un resoconto.
Come sindacato abbiamo ritenuto di dover prendere una posizione. Di seguito il comunicato che accompagna una nota inviata direttamente al Rettore.
Alle promesse … seguano i fatti!!
La nostra buona volontà a collaborare con il nuovo Rettore, si è a più riprese concretamente manifestata, come dimostrano le molteplici richieste di incontro da noi avanzate. Abbiamo infatti dimostrato di non voler assumere nessun atteggiamento pregiudiziale nei Suoi confronti, aspettando pazienti e fiduciosi che avesse modo e tempo di assolvere -in prima istanza- a tutti gli impegni derivanti dall’esercizio della Sua alta carica. E questo atteggiamento lo abbiamo assunto memori delle rassicurazioni e degli apprezzamenti che più volte il Rettore ha rivolto al personale tecnico-amministrativo. Ma siamo fermamente convinti che tutto ciò non può tradursi in una totale paralisi delle attività di contrattazione decentrata e degli impegni presi a suo tempo dall’Amministrazione.
Da gennaio, come O.S., assistiamo a continui rinvii in merito alle decisioni che questa Amministrazione intende assumere circa le progressioni verticali dei lavoratori che, di 15 giorni in 15 giorni, ci hanno visto arrivare silenti al 15 aprile senza che questa risposta sia arrivata. Dobbiamo inoltre sottolineare che le nostre richieste si fondano su precisi impegni scritti dell’Amministrazione, oltre che sul contratto, e bisogna inoltre ricordare che le graduatorie concorsuali hanno 3 anni di validità. Quindi non stiamo esercitando particolari pressioni.
Da qualche tempo però, su vari quotidiani nazionali appaiono preoccupanti previsioni ed affermazioni di uno sforamento da parte della nostra Università del FAMOSO TETTO DEL 90%, nettamente in contraddizione con la politica di contenimento delle spese ostentata da questa Università e addotta come motivazione per non soddisfare le richieste del personale, sollevando l’Amministrazione da un senso di disagio per aver mancato un impegno. Curioso invece che nell’ultimo Senato Accademico, il Rettore abbia dichiarato che a causa di “impegni della passata gestione” con il personale docente, il rapporto spese del personale/FFO “arriverà” al 90%.
PERCHE’ GLI IMPEGNI COL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO
VALGONO MENO?
Il personale è componente della comunità universitaria indispensabile al suo funzionamento e che ha dignità, professionalità e capacità di creare risorse come le altre.
Tanti docenti sono stati delegati a compiere compiti istituzionali, chiamati a partecipare alla gestione collegiale dell’attività Universitaria in continuità con il programma elettorale.
Il personale tecnico-amministrativo, invece, non è stato ancora gratificato in nulla, coinvolto in nulla ed in contrattazione sono stati confermati, senza alcuna modifica nota, gli stessi uomini che l’avevano condotta – a detta dello stesso Rettore in campagna elettorale – in modo del tutto deficitario.
Questo Rettore ha goduto di un consenso tra il personale tecnico amministrativo senza precedenti. Ci spiace dover constatare che verso questa componente del corpo elettorale non ci sia stata la stessa dovuta attenzione.
Perché se questa è la “new governance” tante volte annunciata, temiamo che assomigli pericolosamente a quella realizzata in passato.
Roma, 22 aprile 2009
RdB-CUB Università Tor Vergata