CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITA’
PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI
PER L’AUMENTO DI SALARI E PENSIONI
Per il 18 ottobre 2013 l’Unione Sindacale di Base (USB), unitamente ai Cobas e alla CUB, ha indetto lo sciopero generale nazionale contro le politiche di austerità, per il rinnovo dei contratti e per l’aumento di salari e pensioni.
Il primo posto della piattaforma dello sciopero ci sono le politiche di austerità imposte dalla “troika europea” (Unione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale) e scrupolosamente attuate dagli ultimi governi voluti e sostenuti dal Presidente della Repubblica.
Va subito messo in chiaro che, al contrario di quanto affermano i media italiani, queste scelte di politica economica sono orientate a salvare il sistema bancario e a scaricare i costi della crisi sui lavoratori e i settori più deboli della società.
Negli ultimi tempi abbiamo visto crescere la precarietà, la disoccupazione è salita al 12% e quella giovanile quasi al 40% (sono i picchi massimi registrati dal secondo dopoguerra), le imprese delocalizzano e chiudono i siti produttivi (secondo i dati della Commissione Europea l’Italia ha perso il 20% della sua struttura produttiva).
A fronte della costante riduzione del reddito da lavoro subordinato assistiamo al rapido aumento del costo della vita, ai tagli alla spesa sociale con riduzione dei servizi, smantellamento della sanità pubblica universalistica, della scuola e delle università, alla sistematica distruzione del welfare residuo. Aumenta la spesa militare (si parla ormai di 25 miliardi di euro all’anno, 70 milioni di euro al giorno, a fronte di manovre finanziarie di 4-5 miliardi che mettono in ginocchio ampi settori della popolazione), la spesa per le grandi opere che devastano il territorio, utili solo a foraggiare un’imprenditoria rapace e spesso malavitosa. Aumenta vertiginosamente anche la tassazione diretta e indiretta soprattutto operata dagli enti locali, e in barba al referendum sull’acqua, prosegue le privatizzazione dei beni e delle risorse comuni.
Tutto questo ha riflessi pesantissimi sulla Pubblica Amministrazione ed in particolare sul sistema dell’istruzione e dell’alta formazione.
Con false meritocrazie, accentuate dalla riforma Gelmini/Profumo, con il taglio dei fondi, le politiche italiane stanno impoverendo gli Atenei, costringendoli da un lato a ridurre l’offerta formativa, la ricerca, e il salario ai lavoratori; dall’altro a regalarsi all’imprenditoria privata che ha come obiettivo quello di mettere le mani solo sulle realtà appetitose dal punto di vista speculativo.
Non ci bastano i piagnistei dei Rettori che nell’ultimo decennio hanno supinamente accettato tali strategie!
USB/Università ritiene che tutta la comunità accademica, Studenti , Ricercatori precari e personale Tecnico-Amministrativo debba impegnarsi con la lotta per avere risposte concrete che restituiscano dignità al personale universitario ed un futuro ad intere generazioni.
Lo faremo partecipando con convinzione allo sciopero generale del 18 ottobre. Scenderemo in piazza a Roma per chiedere a Governo e partiti un cambio di rotta nelle politiche sociali ed economiche, smettendola di considerare l’istruzione e i lavoratori Pubblici dei costi da tagliare.
Questo impegno sarà gridato in piazza, saldandosi alla lotta di tutto il mondo del lavoro contro la devastazione dei diritti più elementari. A partire dalla questione della precarietà, del salario, della sicurezza su lavoro, della democrazia sindacale a finire a quella della riqualificazione e del potenziamento della pubblica amministrazione per garantire i servizi pubblici fondamentali e quindi diritti e reddito sociale a tutti i cittadini.
VENERDI 18 OTTOBRE, ORE 10, MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
PARTENZA ORE 10 DA P.ZZA SAN GIOVANNI
SABATO 19 OTTOBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
(ore 14 P.za S.Giovanni – Porta Pia)
INDETTA DAI MOVIMENTI PER L’ABITARE
Il pomeriggio-notte del 18 ottobre, e fino alla partenza del corteo del 19, “accampata” in P.za S.Giovanni, interventi dal palco, dibattiti nella piazza, concerto, teatro, cucina
ALLEGATO: ♦ 18 ottobre-sciopero generale
♦ TRE NO A EUROPA, AUSTERITA’ E PACE SOCIALE