TUTTO CAMBIA … PER NON CAMBIARE NULLA?
Nella seduta di Senato Accademico del 21.01.201ho espresso il mio voto di astensione su un argomento all’odg, con la seguente motivazione :
“Riguardo il parere richiesto per il documento “Piano della Performance 2014-2016“, esprimo il mio voto di astensione perché, pur reputando equilibrata l’impostazione complessiva relativa all’individuazione degli indirizzi e obiettivi strategici istituzionali, non ritengo adeguata al perseguimento dei fini strategici la struttura organizzativa amministrativa delineata.
Il sistema organizzativo presentato è quello attuale, mentre lo stesso dovrebbe costituire lo strumento operativo “innovativo” che consente all’ateneo di concorrere al raggiungimento dei risultati complessivi attesi. Tra l’altro, in particolare, si punta sull’area strategica delle attività di “Terza Missione” per fronteggiare un contesto economico-finanziario penalizzante dato dall’ulteriore diminuzione delle risorse, ma non si evincono le strutture organizzative di supporto, o meglio non sono ricomprese negli obiettivi dei Dirigenti, rendendo ancora incerta la separazione tra l’indirizzo e la gestione. Non sono chiari, infine, alcuni indicatori utilizzati, come per l’analisi del “benessere organizzativo”.
Il Piano della Performance 2014-2016 è previsto dalla cosiddetta Riforma Brunetta ed è evidente lo stretto collegamento tra il Piano e il nuovo Sistema di Valutazione della Performance dei dipendenti che il delegato del Rettore, prof. Decastri, intende presentare in contrattazione decentrata. Affronteremo adeguatamente la questione in ambito sindacale.
Secondo le disposizioni legislative, il documento programmatico costituisce per l’amministrazione pubblica lo strumento per misurare e valutare la performance con riferimento all’ente nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti.
Il Piano indica gli indirizzi e gli obiettivi strategici istituzionali (assegnati ai dirigenti e a cascata alle posizioni di responsabilità e al resto del personale) e dovrebbe essere adottato in coerenza con la programmazione finanziaria e di bilancio, anche se nell’atto si afferma che l’avvio del sistema di contabilità economica analitica è posticipato al 2015…
In particolare, risultava evidente l’assenza di coerenza tra gli obiettivi attesi e l’organigramma dell’Amministrazione centrale, illustrata in una delle tabelle allegate, dato che è esattamente quella attuale. Della serie “tutto cambia … per non cambiare nulla”?
In assemblea ho dichiarato, dunque, l’astensione dal voto per stigmatizzare la situazione poco lineare che si era delineata e che, come rappresentante del personale T-A-B, non potevo ignorare.
Alla fine della riunione sono stata rassicurata sulla fondatezza delle mie osservazioni. Il Piano della Performance, difatti, non sarebbe stato presentato in CdA con le tabelle allegate.
(http://amministrazionetrasparente.uniroma2.it/?page_id=169)
Spetterà al Direttore Generale presentare una nuova struttura organizzativa in base agli obiettivi strategici approvati.
Nella seduta del 21 gennaio, il Senato Accademico ha espresso il parere anche su altri due importanti documenti. Gli atti rientrano tra gli adempimenti normativi che la Pubblica Amministrativa è tenuta ad assolvere: il Programma Triennale per la Trasparenza e Integrità 2014-2016 e Il Piano triennale anticorruzione 2014-2016. Il programma e i piani triennali sono stati approvati successivamente dal CdA e pubblicati nell’apposita sezione del portale web “Amministrazione Trasparente”: http://amministrazionetrasparente.uniroma2.it/?page_id=1463).
Roma, 30 gennaio 2014 Anna Maria Surdo