La proposta di lavoro per il nuovo sistema di valutazione:
una sfida al sistema …. familistico “Tor Vergata” ?
USB ha sottoscritto il contratto integrativo 2014 ma con riserva, decisione emersa nelle riunioni degli iscritti.
L’accordo 2014 è da intendersi come “accordo ponte” per il passaggio al nuovo sistema di valutazione della performance che dovrebbe garantire, a detta della delegazione amministrativa, una “reale” valutazione delle prestazioni dei dipendenti di Tor Vergata. Abbiamo dichiarato, come da nota a verbale, che non intendiamo partecipare al processo di costruzione del nuovo sistema di valutazione.
In primo luogo, non designeremo il delegato USB per la costituzione del gruppo di lavoro paritetico. E’ nostra intenzione che in questo percorso i ruoli tra le parti siano mantenuti ben distinti, ma saremo presenti vigilando e confrontandoci in sede di contrattazione decentrata. Una posizione divergente, ma di cui rivendichiamo il rispetto.
Sottolineiamo che i progetti avranno inizio ad aprile e termineranno a dicembre. Il fondo per il salario accessorio non è da considerare quantificato in via definitiva. Sicuramente aumenterà, dato che le risorse aggiuntive, derivanti dalle convenzioni e contratti e ricerca scientifica, e gli eventuali residui del fondo 2013, saranno quantificati con il Conto consuntivo 2013. Per questo motivo l’importo dei rientri giornalieri sarà precisato successivamente all’approvazione del Bilancio da parte del CdA.
Non abbiamo dubbi che l’amministrazione effettuerà le verifiche, incrementando il fondo, anche perchè non si capisce come potrebbe essere rispettata la condizione sine qua non (leggasi la nota a verbale). In ogni caso, come USB abbiamo richiesto di formalizzare questa situazione nell’accordo integrativo.
E’ stata già fissata per il 10 marzo la prossima seduta di contrattazione per procedere nella trattazione delle altre materie.
Di seguito la nota a verbale con le motivazioni del nostro sindacato.
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NOTA A VERBALE – ACCORDO INTEGRATIVO 2014
USB Pubblico impiego–Università sottoscrive l’accordo integrativo 2014 esclusivamente per i seguenti motivi:
- in considerazione del ripristino delle regole contrattuali nazionali che non prevedono l’IMA sottoposta a valutazione;
- affinché non sia interrotta per il 2014 l’erogazione del salario accessorio ai lavoratori, già fortemente penalizzati per l’erosione del potere di acquisto degli stipendi a causa del perdurare della congiuntura economica. Condizione ulteriormente appesantita dal blocco del contratto, delle progressioni economiche, dei passaggi di carriera e del salario accessorio limitato ai valori del 2010.
Stante il quadro complessivo economico-finanziario, questa O.S. nella precedente seduta di contrattazione ha dichiarato l’impossibilità a condividere il progetto di costruzione di un nuovo sistema di valutazione delle prestazioni del personale, allegato all’ipotesi di accordo. Ha stigmatizzato la contraddittorietà di un’operazione che si vuole intraprendere, come criterio di distribuzione dei cosiddetti “premi” per valorizzare il personale, con risorse aggiuntive che non ci sono, e come criterio di preferenza per progressioni economiche e passaggi fra le aree anch’essi bloccati.
USB prende atto del proficuo confronto tra le parti, conseguente alle inconfutabili osservazioni, che ha portato alla integrazione sostanziale della proposta di lavoro: “…l’Ateneo si impegna a cercare, identificare e mettere a disposizione risorse aggiuntive. Nel caso di assenza di risorse aggiuntive, il sistema di valutazione non potrà essere avviato”.
Con la condicio sine qua non, se non altro, si è posto un argine alla situazione deprecabile in cui per dare qualcosa a qualcuno, si toglie ad altri.
USB non sottovaluta la determinazione dei vertici dell’ateneo nel realizzare lo scopo, che noi ipotizziamo principalmente legato alla pianificazione di percorsi di carriera per dipendenti “meritevoli” , attraverso il superamento di criteri “familistici” e di “relazione”.
Probabilmente questa è la grande sfida che si intende perseguire per un cambio di direzione nel funzionamento dell’ateneo che, almeno per adesso, non vede interessati i professori, coloro che gestiscono “l’Autonomia”.
Nell’ambito del Sistema della Performance, la Riforma Brunetta peraltro assegna ai docenti un ruolo abbastanza anomalo che rende, altresì, solo formale il ruolo assegnato alla dirigenza.
Essi sono chiamati a svolgere funzioni e competenze dirigenziali, tra cui la valutazione della maggior parte del personale, con obiettivi mai assegnati e responsabilità di cui mai saranno chiamati a rispondere.
Pur con la dovuta considerazione per la difficoltà dell’impresa, visto il familismo radicato nella gestione dell’ateneo, se non di costituzione genetica, USB rifiuta di partecipare alla costruzione del progetto. Non proporrà, in primo luogo, in merito al gruppo di lavoro paritetico.
E’ intendimento di USB continuare a svolgere la funzione propria del Sindacato: operare vigilando per tutelare i diritti dei lavoratori, il rispetto delle leggi e dei contratti, rifuggendo da forme di consociativismo che producono commistione dei ruoli e penalizzazioni ai lavoratori.
Roma, 20 febbraio 2014 USB PI – Università
♦ ALLEGATO: CI 2014_Definitivo