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punto di vista

 

Nella seduta di contrattazione di ieri, 26 novembre, è stato sottoscritto l’accordo sull’anticipo dell’orario di lavoro, sui              criteri    di erogazione dei buoni pasto ed incremento del limite dell’orario in esubero. L’accordo andrà in vigore dal 1° di        gennaio 2015.

E’ stata conclusa, inoltre, la discussione sul Regolamento per attività c/terzi, per quanto di competenza della contrattazione   decentrata, trattandosi di materia che ha riflessi di carattere retributivo. I regolamenti di ateneo, difatti,  sono approvati dal Senato Accademico, previo parere del CdA.

Per la prossima contrattazione, fissata per l’11 dicembre, sapremo se il Collegio dei Revisori avrà approvato  la proposta di limitare la “valutazione” alla parte dell’IMA finanziata dalle risorse eccedenti, risultanti dalla soppressione dell’indennità di meccanografia e da ulteriori risorse di bilancio reperite nella costituzione del fondo 2014.

Per USB l’operazione è il risultato di un compromesso tra le parti con  il duplice scopo di superare  per il 2015 il contratto integrativo “unilaterale” (che, a nostro parere, mina l’essenzialità stessa del ruolo sindacale) e sostenere il principio della tutela del salario fisso e a carattere generalizzato per  contrastare l’erosione del salario, imposto dalle riforme normative restrittive.

Con  un breve resoconto, riportiamo il nostro punto di vista sull’esito della contrattazione:

– Regolamento conto terzi:

Nelle precedenti riunioni, la delegazione sindacale ha esposto alcune richieste di modifica e integrazioni al Regolamento stilato dall’Amministrazione che puntano a costruire il sistema di regole e trasparenza da tutti richiesto. Alcune richieste sono state recepite.

I responsabili scientifici individuano il personale che partecipa all’attività c/terzi attraverso avvisi pubblicati sul sito di ateneo ed è proposto l’avvicendamento del personale. E’ stata accettata la richiesta di inserire nell’avviso l’indicazione dell’impegno orario complessivo e il costo correlato per la remunerazione del personale. Dati che possono diversificare in base alla disponibilità economica del  singolo progetto.

E’ stato ottenuto l’incremento della percentuale dei fondi derivanti dalla quota in entrata per il Bilancio di Ateneo che alimenta il Fondo per il Salario Accessorio. Un importante risultato che, però, dovrà superare lo scoglio del Senato Accademico e, soprattutto, del CdA.

Una questione controversa è stata l’individuazione del limite annuale della remunerazione individuale. E’ stato unificato per i docenti e il pta il limite al 100% dello stipendio lordo.

Per il PTA in questo limite è compreso lo stipendio contrattuale ed ogni altro emolumento accessorio e/o derivante da incarichi interni ed esterni. E’ stato deciso, però,  di rinviare ad un accordo decentrato la regolamentazione complessiva degli aspetti relativi ai limiti stipendiali.

Nel testo è rimasto solo il rinvio all’amministrazione per la successiva definizione delle modalità di attestazione delle prestazioni, poichè due sigle sindacali hanno ottenuto di togliere dal Regolamento il riferimento esplicito all’obbligo di effettuare le prestazioni oltre l’orario di lavoro. Non abbiamo colto “il principio” che ha motivato questa richiesta. Ci chiediamo se questo vuoto nel Regolamento non possa indebolire il lavoro di costruzione del sistema di trasparenza e partecipazione auspicato, con il rischio di ridurre il tutto ad una “operazione di facciata” in nome della trasparenza.

  Sottoscrizione accordo su anticipo degli orari di lavoro:

i nuovi criteri per la fruizione del buono pasto (ore 6,30 di lavoro + mezz’ora di pausa)  sono inseriti nell’accordo per le modifiche sull’orario di lavoro (possibilità di anticipare di 15 minuti l’entrata in ingresso e limite di 25 ore per l’orario in esubero).

Nella  precedente seduta l’accordo non era stato sottoscritto, poichè l’Amministrazione si era riservata di verificare la copertura economica circa il maggior costo conseguente al numero di ticket maturati  in caso di esubero effettuato nella giornata di orario corto per necessità di servizio o di recupero debito orario (attualmente non si può fruire del ticket) .

Come USB, avevamo sottolineato che la copertura economica sarebbe stata in ogni caso assicurata poichè la spesa per i ticket distribuiti nel corso dell’anno, tra ferie e permessi, risulta inferiore alla previsione in bilancio. Quindi la decisione era più di ordine “politico” che economico.

Nell’incontro di ieri, ci hanno riferito una serie di numeri sul costo maggiore presunto. Rispetto a questi dati, si è arrivati alla formulazione della clausola di verifica dell’efficacia dello stesso accordo (vedi testo in allegato) in caso di superamento del limite individuato.

USB sostiene l’accordo, e ha collaborato per costruirlo, perchè produce miglioramenti alle condizioni di lavoro. Tuttavia abbiamo difeso strenuamente il principio che il limite non poteva essere rapportato alla “spesa” per i ticket sostenuta nell’anno precedente, ma all’importo stanziato nella “previsione” di spesa in Bilancio, poiché questa avrebbe garantito la copertura. In base alla clausola così concepita, si potrebbe verificare la circostanza paradossale per cui i sindacati potrebbero essere chiamati a verifica dell’accordo (ogni tre mesi) anche se la spesa, pur incrementata, risulterà coperta dal fondo previsto in Bilancio. Abbiamo avuto la spiacevole sensazione di essere ritornati indietro; quando sulla questione “fondi” in contrattazione assistevamo “al gioco delle tre carte”.  Completamente solitari nella contestazione, abbiamo sottoscritto l’accordo con l’auspicio che tutto vada per il meglio.

Riguardo i buoni pasto, l’amministrazione ha comunicato la decisione di verificare la fattibilità del passaggio al sistema elettronico in sostituzione di quello cartaceo. Il nuovo sistema dovrebbe partire dopo febbraio del prossimo anno.

Il Prof. Decastri, inoltre, ha dato notizia, giuntagli in simultanea, che è stato approvato un emendamento legislativo che dispone l’esonero della tassazione sui buoni pasto (l’importo oltre il valore di euro 5,29 a carico sia del datore di lavoro che del lavoratore). Se la modifica della norma sarà confermata, il buono varrà realmente 7 euro.

  • Nella seduta del 12 novembre, abbiamo espresso soddisfazione per l’invio dell’avviso pubblico per il reclutamento di personale per i servizi di vigilanza o partecipazione a commissioni, ma abbiamo fatto presente che l’operazione di trasparenza risulta incompiuta. Gli avvisi, difatti, non contengono l’informativa sulla eventuale remunerazione, con la specifica sull’importo corrisposto. Riteniamo, inoltre, che anche questa materia debba essere regolamentata come parte integrante del contratto integrativo.   A chi sostiene che questo tipo di attività non sia da considerare aggiuntiva, e quindi non remunerabile, chiediamo di valutare con coerenza le motivazioni alla base degli onorari, piuttosto cospicui, attribuiti per i cosiddetti “incarichi al personale interno”.
  • Per la prossima seduta di contrattazione, si chiuderà sicuramente la discussione sul “Regolamento del telelavoro” con le modifiche già individuate unitariamente dai sindacati.
  • Informiamo che, finalmente, si è riunita la Commissione per la Formazione ed è prevista una riunione intersindacale per discutere sul Regolamento per la Formazione.
  • Il Prof. Decastri ha annunciato che prossimamente porterà in discussione la proposta per il Regolamento di Mobilità Interna.

Roma, 27.11.2014                                                                     USB Università Tor Vergata

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