Crolla l’ala di una sede universitaria. Sicuramente per il mancato rispetto di regole a cui si vuole sottrarre Renzi con la “Buona Università”: “dobbiamo togliere le università dal perimetro della PA, non possono essere governate con le stesse regole di una Asl”.
Il crollo di un’ala della Facoltà di Veterinaria della Federico II, avvenuto ieri a Napoli, pone in evidenza lo stato di abbandono in cui versano gli edifici pubblici e più in generale l’assenza di una politica di investimento sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Limitazioni che, sommate alla continua riduzione dei finanziamenti all’ Università e, in ultimo, all’ assurda norma della Legge di Stabilità 2016 che impone agli atenei la restituzione allo Stato dei fondi non del tutto utilizzati per gli interventi di edilizia universitaria, denunciano lo stato di emergenza in cui versa il sistema della formazione in Italia.
Un’emergenza non dovuta al caso, poiché caratterizzata dai tagli ai trasferimenti statali e ai fondi per l’edilizia universitaria, con il risultato di favorire il passaggio della formazione dal sistema pubblico al privato. Una Legge di Stabilità che colpendo il diritto allo studio e alla sicurezza degli studenti e del personale e limitando i fondi alla ricerca, continua a foraggiare un sistema aziendalistico legato al profitto e alle leggi del mercato.
USB denuncia la miopia di politiche governative che sottraggono risorse alle esigenze dei cittadini e ai diritti dei lavoratori per finanziare gli armamenti e le opere pubbliche inutili, senza colpire a fondo malaffare e corruzione.
Come cittadini e lavoratori non possiamo assistere in silenzio e chiusi in un’esasperata individualità, ma lottare uniti e rivendicare diritti e dignità.
Roma, 10 dicembre 2015
USB Pubblico Impiego – Università
ALLEGATO: ♦ Il crollo della Buona Università