QUANDO BISOGNA RISPARMIARE E QUANDO SI PUO’ SCIALARE
Qualcosa di concreto, però, si sta facendo in Ateneo: l’apertura delle Biblioteche di Lettere, Economia, Giurisprudenza e Medicina fino alle ore 22,30 e anche il sabato e la domenica.
Abbiamo appreso la notizia da una stringata informativa data dal DG al termine dell’incontro del 5 aprile, ma più che altro dai comunicati degli studenti che propagandano il risultato ottenuto.
Sembrerebbe che l’ampliamento del servizio riguardi l’utilizzo dei locali come sale studio. Non è prevista, o comunque essenziale, la presenza dei bibliotecari, non serve la loro professionalità !?! Un motivo che, apparentemente, sembrerebbe giustificare il mancato, ma dovuto, coinvolgimento delle rappresentanze sindacali.
Non avremmo citato la notizia, se non avessimo colto l’evidente incongruenza tra l’ ampliamento dell’apertura delle biblioteche e l’interruzione del servizio bibliotecario, in aggiunta a quello prestato dalle segreterie amministrative e didattiche, a causa della chiusura dei locali universitari la settimana di ferragosto, per le feste natalizie e, da quest’anno, anche nei ponti.
Da una parte si dichiara di dover contenere le spese chiudendo i servizi e sospendendo l’attività didattica e di ricerca, obbligando i lavoratori alle ferie forzate. Dall’ altra si offre un ampliamento dell’apertura delle sale di lettura fino a tarda notte e nei giorni festivi, con evidente aumento dei costi (servizio di vigilanza, interventi per limitare gli accessi, navetta di collegamento con la Metro Anagnina, energia elettrica, pulizia dei locali e forse altro).
Qualcosa non quadra, soprattutto non è comprensibile il mancato coinvolgimento del personale che opera presso le biblioteche. Abbiamo scritto una lettera all’Amministrazione.
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Al Magnifico Rettore
Al Direttore Generale
Oggetto: apertura serale e domenicale delle biblioteche. Considerazioni ed auspici.
In ordine alla notizia di un progetto volto all’ampliamento della apertura dei locali delle biblioteche nelle ore serali e domenicali, questa O.S. ribadisce che l’eventuale coinvolgimento del personale bibliotecario, anche in forma volontaria, è materia di contrattazione sindacale.
Rileviamo positivamente l’operazione di reinvestimento di parte delle maggiori entrate dalle tasse universitarie in attivazione di ulteriori borse di studio a favore di studenti part-time, ma i maggiori costi legati all’organizzazione dell’apertura delle biblioteche, fino alle ore 22 di notte e la domenica dalle 10 alle 22, non si conciliano con la sospensione del servizio nelle festività natalizie, ad agosto e in coincidenza di giorni cosiddetti di “ponte”, con obbligo di ferie per il personale, per motivi di contenimento delle spese di esercizio.
Sotto altri aspetti questa iniziativa desta perplessità, poiché lascia intendere che per l’Amministrazione non sia importante la supervisione in sala dei bibliotecari. Si potrebbe avvalorare una sorta di svilimento del ruolo e della professionalità di tutto lo staff preposto alle biblioteche che nell’ordinario orario di lavoro si adopera per la tutela, conservazione e fruibilità del patrimonio librario.
Alla luce delle considerazioni esposte, questa O.S. auspica che questa esperienza non costituisca il punto di inizio per un sistematico e progressivo smantellamento del sistema bibliotecario all’interno dell’ateneo.
Distinti saluti.
USB PI – Università