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chiuso-per-ferieTOR VERGATA, L’UNICA UNIVERSITA’ CHE

DECIDE LE FERIE DEL PERSONALE PER 15 GG. L’ANNO

 

In anticipo rispetto al solito, l’Amministrazione ha inviato la circolare per la programmazione delle ferie obbligatorie 2017 per la chiusura dei locali universitari. Leggiamo che per il prossimo ferragosto, le ferie/chiusure dei locali termineranno di martedì 22 agosto!

Che senso ha l’operazione? Così si completa il totalizzatore dei 15 giorni di ferie indisponibili per il personale?

Molti recepiscono il dover subire un esercizio di potere che sconfina nell’arbitrio e che abbiamo sentito di dover rappresentare al Direttore Generale, al termine dell’ultima seduta di contrattazione.

Il Dr. Colpani ci ha risposto che ormai aveva chiuso un accordo con gli altri sindacati e che gli dispiaceva che non avessimo potuto partecipare all’incontro in cui era stato discusso l’argomento.

Abbiamo messo nero su bianco la nostra protesta (di seguito), perché non può passare nel silenzio, come cosa “normale”, una operazione che porta a un sistematico arretramento sul piano della tutela dei nostri diritti.

E se qualcuno volesse protestare, cosa auspicabile, sa a chi deve rivolgersi!

USB  PI Università


Roma, 29.11.2016

–       Al Magnifico Rettore

–       Al Direttore Generale

 

Oggetto: pianificazione delle chiusure di ateneo e delle ferie per l’anno 2017

 

 In riferimento alla pianificazione delle ferie anno 2017 per chiusure Ateneo, questa O.S. contesta la decisione dell’Amministrazione di disporre unilateralmente delle ferie dei lavoratori per 15 giorni lavorativi, ossia più della metà dei giorni di ferie spettanti al personale TAB.

Un numero esorbitante che non trova applicazione in nessuna altra università e tale da intaccare “il diritto” del personale  a poter scegliere nel periodo estivo le due settimane di ferie continuative che la normativa, in line a generale per tutti i lavoratori, prevede rispetto alle quattro disponibili (ossia la metà). In analogia, le due settimane previste dal CCNL Università sono da intendersi come due settimane lavorative di ferie.

Andando oltre il dato tecnico, si vuole rimarcare l’evidente impatto negativo che  l’operazione ha sul piano del “benessere organizzativo” (su cui è prevista, peraltro, una indagine nel 2017) poiché tocca un argomento, quello delle ferie, così sensibile per i lavoratori e le loro famiglie. Non si può ignorare, difatti, che le ferie sono utilizzate per rispondere ad esigenze di cura familiare, oltre che al riposo psico-fisico personale. Come non si può dubitare che non tutti possono permettersi  economicamente di andare in vacanza a Ferragosto, dato l’obbligo conseguente allo specifico calendario delle ferie/chiusure di ateneo che per il 2017 prescrive, oltretutto, l’inspiegabile chiusura di lunedì 21 e martedì 22 agosto!

Un’operazione coercitiva che non può essere legittimata neppure dalla necessità di far smaltire  ad alcuni dipendenti le ferie accumulate, imponendo regole arbitrarie alla generalità del personale. Anche la soluzione condivisa con le altre OO.SS. di poter sostituire le ferie obbligate con “eventuali” ore prestate in esubero, non appare credibile, perché difficilmente praticabile proprio da chi è “in regola” con le ferie e che, di norma, non ha molte ore in esubero da poter usufruire in alternativa.

Senza considerare, per i motivi su esposti, i casi in cui si è costretti a chiedere le ferie anticipate, cioè quelle dell’anno successivo, per assolvere all’obbligo delle chiusure di ateneo.

Se le ferie del personale sono considerate “un problema” da risolvere, questa O.S. chiede soluzioni diverse, più rispettose dei bisogni del personale, nell’interesse comune delle parti.

            Distinti saluti.

                                                                               USB PI – Università  Tor Vergata

 

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