Segnaliamo un incontro-dibattito organizzato dalla “Rete 29 Aprile” per il 21 marzo, presso la Facoltà di Scienze,
L’incontro ha lo scopo di proporre all’attenzione un tema di fondamentale importanza rispetto al binomio scuola-lavoro e quale ruolo deve e può avere – e sta avendo – l’università in questo processo.
Questo primo incontro sarà centrato sugli aspetti più direttamente fondanti dell’istituto dell’alternanza scuola-lavoro introdotto dalla legge 107/2015 della cosiddetta “buona scuola”, attraverso una lettura critica del processo di privatizzazione, aziendalizzazione, denigrazione che sta investendo la scuola pubblica stravolgendone radicalmente il ruolo e l’impianto costituzionale.
Scuola non più organo costituzionale (come la definiva Calamandrei) a garanzia e attuazione del diritto all’istruzione e del superamento degli ostacoli all’accesso al sapere; scuola non più strumento di emancipazione, ma “agenzia” al servizio degli interessi del “mondo del lavoro” (delle imprese).
Il potere economico ravvisa nella scuola il terreno su cui imporre una “nuova” concezione del lavoro, a copertura di un attacco profondissimo ai diritti di lavoratrici e lavoratori e, anche qui, alla dignità che la Costituzione voleva garantire al lavoro a partire dal divieto del lavoro gratuito – come garanzia contro ogni forma di schiavitù – e del lavoro minorile perché prima di approdare al lavoro i giovani e le giovani abbiano davanti a se’ un percorso di crescita individuale e collettiva basato sulla conoscenza.
Il binomio scuola-lavoro è quindi emblematico delle trasformazioni pericolosamente regressive che stiamo vivendo.
Ci sembra quindi molto importante coniugare la descrizione e denuncia dei diritti che stiamo perdendo a scuola come al lavoro, dell’ideologia che ci stanno inculcando attraverso nuovi paradigmi che dimenticano e delegittimano la storia, con una lettura che inquadri questo processo alla luce dei principi costituzionali e che consenta quindi di riconoscere la lotta per la difesa e soprattutto per l’affermazione dei diritti come un’articolazione della lotta per l’attuazione della Costituzione.
Invitiamo a partecipare all’iniziativa che ci riguarda come cittadine/i e lavoratrici/i, come genitori coinvolti insieme ai propri figli in questo processo che sta cambiano nel profondo la società.