Il confronto di martedì 15, che ha toccato tematiche relative a tutti i settori del comparto, ha visto USB sottolineare in premessa come le diversità tra i settori siano talmente macroscopiche da rendere ormai palese la disfunzionalità del comparto Istruzione e Ricerca e la necessità di scorporare la Scuola. Su questo tema, fondamentale, abbiamo registrato una convinta convergenza con il ministro che ci auguriamo si concretizzi al più presto in un intervento legislativo.
È poi toccato ai singoli settori entrare sulle questioni più specifiche.
Rispetto alla Scuola, pur apprezzando la disponibilità all’ascolto del ministro Fioramonti, non possiamo ritenere sufficienti le risposte date alle richieste di chiarimento su temi “caldi” come il precariato, i docenti esiliati, la situazione degli organici, il caso della prof.ssa Dell’Aria, il bonus premiale e l’alternanza scuola-lavoro. Crediamo sia necessario avviare una interlocuzione molto più ampia con il Ministro, al fine di trovare soluzioni vere e strutturali ai complessi e numerosi problemi del mondo della scuola. Il precariato non può essere liquidato con un decreto che umilia la professionalità degli insegnanti; i docenti esiliati attendono risposte chiare dopo anni di migrazione forzata al Nord Italia; il principio della libertà di insegnamento necessita di un intervento politico chiaro e definito; i soldi del bonus premiale e dell’Asl vanno spostati sui contratti per garantire salari europei.
Per quanto riguarda il settore Ricerca rileviamo che il ministro ha sottolineato di condividere con USB Pubblico Impiego che il settore, insieme con l’Università, sia contraddistinto da un comparto di contrattazione separato dalla Scuola. Sui temi come precariato e governance USB ha ribadito la necessità di introdurre modifiche attraverso i vettori normativi che stanno arrivando in parlamento, confrontandosi quindi anche con i rappresentanti eletti. Il ministro già in audizione poche ore prima aveva sottolineato la volontà di assumere il personale precario e riordinare il sistema. Rispetto al sistema di reclutamento, anche dei ricercatori universitari, abbiamo delineato la nostra linea di intervento, rispetto alla proposta di legge depositata dai membri della commissione cultura della Camera, ricevendo dal ministro l’impegno a proseguire il confronto anche su questo tema.
Sull’ Università USB ha evidenziato i danni prodotti dalla riforma Gelmini, in particolare rispetto al sistema di finanziamento degli atenei e all’aumento smisurato delle forme di precariato del personale docente, dei ricercatori e del personale tecnico-amministrativo. È stato richiesto che anche per il personale Tecnico/Amministrativo siano avviati piani straordinari di assunzioni/stabilizzazioni e di progressioni di carriera. Mentre per una diversa qualificazione del personale Docente e Ricercatore è stata data la disponibilità ad un confronto nell’iter parlamentare, il ministro ha espresso la volontà di valorizzare il personale Tecnico-Amministrativo, ritenuto indispensabile per il funzionamento degli atenei. Il ministro ha poi confermato l’intenzione di aumentare il fondo di finanziamento ordinario e di modificare il sistema attuale di finanziamento degli atenei, incentivando prioritariamente la loro crescita, rispetto all’attuale sistema ANVUR che premia le sole eccellenze e punisce gli atenei del Sud e dei territori deboli.
Infine, per quanto concerne la vertenza dei lavoratori ex LSU ATA e Appalti Storici è stata evidenziata la necessità che il decreto sia pubblicato quanto prima così da “chiudere” positivamente il percorso di internalizzazione e di indicare tutte le facilitazioni possibili di accesso alle piattaforme informatiche del MIUR per l’inoltro della domanda di ammissione alla selezione
Abbiamo ribadito che bisogna essere celeri, anche nell’indicare tutte le facilitazioni possibili di accesso alle piattaforme informatiche del MIUR per l’inoltro della domanda di ammissione alla selezione. Il ministro Fioramonti ha subito dimostrato di conoscere il percorso che come USB abbiamo portato a termine in questa legislatura affermando di avere già pronto il decreto interministeriale contenente il bando, senza colloquio e garantendo che tutto l’iter si concluderà come previsto con le assunzioni il primo gennaio prossimo.
USB ha consegnato al ministro una serie di proposte, già presentate il 10 ottobre al sottosegretario De Cristofaro, tra le quali la possibilità di indicare una seconda regione di preferenza. Infine al ministro è stata consegnata una lettera sulle criticità del Lotto 6 della Campania chiedendo il pagamento diretto da parte del MIUR dei lavoratori che non percepiscono stipendi da diversi mesi. Il ministro si è impegnato a riconvocare USB sulle problematiche relative alle internalizzazioni degli eventuali esuberi.
Consapevoli che questo primo incontro non potesse essere esaustivo, auspichiamo che, come dichiarato anche dal ministro, sia solo l’inizio di un confronto continuo che consenta di entrare maggiormente nel merito delle questioni.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego
Roma, 16 ottobre 2019
Allegato: ♦proposte.USB.MIUR. 15.10.19