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FIRMATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO 2019

anche se non possiamo esultare ….

 

Dopo due incontri sindacali con la delegazione amministrativa, giovedì 28 novembre è stato definito l’accordo integrativo 2019 che, rispetto al 2018, prevede una tornata di progressioni orizzontali per tutto il personale avente diritto.
Il Contratto Nazionale di Lavoro (CCNL) vincola le progressioni orizzontali a procedure selettive, ossia per pochi sulla base di criteri meritocratici, per giustificare l’inconsistenza delle risorse che possono essere utilizzate nell’ambito del fondo del salario accessorio. Un fondo blindato a causa dei tagli e dei blocchi subiti nel corso degli anni e che, a malapena, copre gli altri istituti contrattuali.
Per consentire un passaggio economico a tutti gli aventi diritto (quasi 900 unità), l’Amministrazione ha proposto di finanziarlo con il prelievo di circa il 34% del fondo IMA, erogata mensilmente al personale, aggiungendo 300.000,00 € dal Fondo Comune di Ateneo.
L’operazione comporterà la stabilizzazione di una quota del salario accessorio con un incremento stipendiale individuale determinato dalle seguenti componenti:

  1. l’incremento dello stipendio tabellare previsto dal CCNL, conseguente alla progressione economica orizzontale (PEO);
  2. la diminuzione della quota di IMA utilizzata per finanziare la progressione;
  3. un piccolo incremento dovuto alla suddivisione proporzionale di una quota parte del Fondo Comune di Ateneo (300.000,00 €) per un importo che può variare, in base al livello di inquadramento (allegato 1).

Entro dicembre dovrà essere pubblicato il bando, affinché sia rispettata la decorrenza delle progressioni dal 1 gennaio 2019.

Non ci sono state modifiche agli altri istituti contrattuali;  per le indennità di responsabilità la quota collegata al risultato continuerà ad essere finanziata con le risorse del Fondo Comune di Ateneo che, ricordiamo, è stato ricostituito per poter incrementare il Fondo Salario Accessorio con risorse aggiuntive. Un elemento di distinzione è la capienza del fondo per gli EP che consente a questa categoria l’ incremento stipendiale previsto dal passaggio economico.

Anche se sembra tutto abbastanza semplice, abbiamo dovuto affrontare i tavoli tecnici a Luglio e due sedute di discussioni serrate a novembre, argomentando varie richieste, forse a volte con eccessiva puntigliosità, con lo scopo di individuare il modo di far quadrare i criteri di selezione affinché nessuno dei lavoratori possa essere escluso dallo scatto tabellare; di applicare il criterio della proporzionalità nella distribuzione della quota parte del Fondo Comune di Ateneo e, inoltre, con lo scopo di far accettare all’Amministrazione il principio che gli incrementi contrattuali, ancorché irrisori, debbano essere esclusi dal limite del fondo 2016 (Allegato 2). E’ indispensabile, difatti, reperire risorse stabili per ricostituire l’IMA all’importo che il CCNL ha consolidato.

Tuttavia, non è un accordo sindacale di cui poter esultare!
Ma fintanto che le OOSS rappresentative firmano accordi nazionali a perdere e intese politiche che bloccano gli aumenti contrattuali all’indice IPCA, sottraendoli alla contrattazione, nei posti di lavoro possiamo solo che contrattare “il meno peggio”…
In allegato alcune richieste che abbiamo presentato come RSU/USB, sottolinenado che le idee vivono di forza propria, nonostante l’inerzia della RSU e a prescindere dalla condizione attuale di USB di sindacato non titolato alla contrattazione.

Roma, 02.12.2019

RSU – USB PI – Università Tor Vergata
Anna Maria Surdo

Allegati:
 ♦  IPOTESI_CCI_2019  
 ♦ Fondo Comune di Ateneo 2019
 ♦ ALLEGATO 1_tabella procedura PEO 2019
 ♦  ALLEGATO 2_Applicazione dl 14.12.18_n.135
 ♦ CCI 2019_Osservazioni e proposte_Surdo

 

 

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