logo USB

Scattata la procedura d’emergenza all’ ospedale Policlinico Tor Vergata di Roma

 

Abbiamo appreso dai mass-media la notizia che al Policlinico Tor Vergata dieci  fra medici e infermieri sono in quarantena precauzionale e ben 98 persone sono state richiamate fra quelle che hanno avuto accesso al pronto soccorso il giorno in cui si è rivolto un cittadino romano al quale è stato diagnosticato il Covid-19, ora in terapia intensiva allo Spallanzani.
Il PTV è un policlinico universitario con un vasto bacino di utenza che si estende oltre il territorio romano. Dove operano anche docenti, studenti, specializzandi e personale tecnico amministrativo dell’Università di Roma Tor Vergata.

Scattato l’allarme, USB PI – PTV ha chiesto un incontro ai vertici del policlinico universitario, in assenza di informazioni dirette circa le misure di tutela che intendono adottare per la sicurezza della salute del personale, degli studenti e dei pazienti.

Il timore che ormai l’epidemia si sta espandendo dalle zone “rosse” è diffuso. Come la percezione dei cittadini e dei lavoratori che il sistema sanitario pubblico, devastato da anni di tagli e minori fondi – ben 37 miliardi sottratti alla sanità pubblica negli ultimi dieci anni – non sia in grado di sostenere l’impatto di una eventuale emergenza sanitaria.

***************************************************************************************************

Al Magnifico Rettore
Prof. Orazio Schillaci
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Al Direttore Generale
Dott.ssa Tiziana Frittelli
AOU Policlinico Tor Vergata

 

Oggetto: Emergenza COVID-19 presso il Policlinico Universitario Tor Vergata

In considerazione del caso  di infezione da coronavirus accertato, la scrivente O.S. USB PI PTV chiede di conoscere quali e che tipo di misure di contenimento codesta AOU stia adottando al fine di impedire l’eventuale diffusione dell’infezione e garantire la tutela dei pazienti e di tutto il personale aziendale e universitario operante presso il PTV.

In particolare si chiede di conoscere:

  • se sia stato adottato un protocollo per l’implementazione e verifica di attuazione delle misure che rispondano alle linee guida del Ministero della Salute, circolare del 23 febbraio e successive modificazioni, in particolare per quanto riguarda il Pronto Soccorso, il percorso in sicurezza per il trasferimento del paziente sospetto e il bio-contenimento;
  • se sia stato avviato celermente un programma di prevenzione comportamentale per tutto il personale, in particolare per gli operatori coinvolti nell’emergenza, e fornita la relativa informazione a tutto il personale afferente all’Azienda, compresi gli amministrativi universitari che prestano servizio financo nei reparti assistenziali, agli studenti e specializzandi;
  • se questa Azienda sia in grado di affrontare con le strutture esistenti l’emergenza e, soprattutto, se disponga di letti di isolamento e di rianimazione sufficienti e, in caso contrario, quale misure siano state prese per potenziare i posti letto anche all’esterno della struttura;
  • se la fornitura dei DPI è sufficiente per fronteggiare l’emergenza, se è prevista la fornitura di DPI per il personale impegnato in attività di front-office e se possa essere previsto un potenziamento della fornitura dei DPI, con deroga all’Azienda per quanto concerne il relativo capitolo di spesa;
  • se sono stati ridotti gli accessi ai reparti, laboratori e agli uffici amministrativi da parte dell’utenza interna ed esterna, evitando iniziative individuali di singoli dirigenti scollegate da una complessiva e razionale programmazione di prevenzione. Se è stato individuato per il personale amministrativo maggiormente a rischio il ricorso al telelavoro o lavoro agile, individuando modalità semplificate e temporanee di accesso alla misura;
  • se siano state adottate procedure di stabilizzazione del personale precario e previste procedure straordinarie di assunzione in considerazione della necessità di garantire la corretta turnazione del personale e della eventuale necessità di potenziare le risorse. Chiediamo inoltre che venga istituito un fondo straordinario per remunerare l’enorme sforzo fatto da tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nel fronteggiare l’emergenza, senza che questo debba pesare sui fondi contrattuali.

Si sollecita un tempestivo incontro in merito alle informazioni richieste.

USB PI – PTV

Anna Maria Surdo

Roma, 4 marzo 2020

Comments are closed.