logo USB

Ministro lo smart working #PagaceloTu:
venerdì 29 gennaio presidio USB alla Funzione Pubblica

 

Mentre le Amministrazioni si affannavano a mettere a punto i Pola (Piano organizzativo del lavoro agile) con scadenza 31 gennaio, il Governo finalmente si è reso conto di come questa scadenza stridesse con il prolungamento del piano di emergenza e con l’assenza di un quadro normativo nel quale definire i Pola delle singole amministrazioni.

La proroga al 31 marzo per i Pola risolve, almeno per ora, il problema dello stato di emergenza, mentre resta pesante come un macigno il secondo. Infatti l’assenza di paletti che fissino dei principi uguali per tutti nel Pubblico impiego sta scatenando nelle varie amministrazioni le più sfrenate fantasie contro le lavoratricie e i lavoratori, arrivando addirittura a negare istituti contrattuali stabiliti dai CCNL di comparto.

Affinché lo smart working non diventi uno strumento punitivo nei confronti dei lavoratori il Governo che verrà dovrà aprire urgentemente un tavolo di confronto che impedisca storture nella costruzione dei Pola e garantisca i livelli salariali soprattutto attraverso un ristoro dei costi a carico dei lavoratori.
Resta inteso che, come USB sta dicendo da quasi un anno, lo smart working non sarà in ogni caso la soluzione dei problemi della Pubblica Amministrazione. Servono assunzioni, infrastrutture, strumentazioni e finalmente un contratto che riconosca il ruolo centrale del settore pubblico che la pandemia ha drammaticamente evidenziato.

Venerdì 29 gennaio, dalle ore 10,30, saremo in presidio davanti a Palazzo Vidoni per portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici che chiedono le migliori condizioni per svolgere la propria funzione al servizio dei cittadini, in particolare in un momento così drammatico destinato peraltro a durare.

USB Pubblico Impiego

Comments are closed.