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Abbiamo ricevuto richieste di chiarimenti riguardanti la busta paga del mese di agosto che presenta varie voci a conguaglio e arretrati a fronte di uno stipendio più basso del previsto.

Ricordiamo, innanzitutto, che una busta paga simile è stata ricevuta a seguito dei passaggi PEO del 2019 (busta paga novembre 2020) e del 2020.

Quindi, sicuramente, entro il mese di luglio è stata conclusa la procedura avviata con il bando PEO 2022, stabilita con l’accordo sindacale del 2021, che comporta:

  1. l’adeguamento retroattivo dello stipendio tabellare al livello economico superiore a valere dal 1° gennaio 2021.
  2. la contestuale decurtazione della parte di IMA che finanzia il passaggio economico a valere da gennaio 2021 a luglio 2022 con l’adeguamento in riduzione dell’importo IMA.    Sul cedolino di agosto, difatti, è riportato l’importo aggiornato dell’IMA.
  3. Dall’elenco delle voci stipendiali, dovuti a meccanismi contabili determinati dal Cineca, rileviamo che l’inserimento del valore stipendiale in incremento (anno 2021 e gennaio-luglio 2022), è seguito dalla decurtazione degli importi tabellari inferiori già percepiti, distinti in base all’anno di riferimento. Uguale operazione per le altre voci stipendiali (vacanza contrattuale, tredicesima 2021)
  4. Supponiamo che l’importo del valore IMA detratto sia superiore al previsto, poiché l’IMA è percepita per 12 mesi l’anno, mentre l’importo tabellare da finanziare è per 13 mesi, poiché comprensiva della tredicesima. Abbiamo l’ulteriore dubbio, da verificare, che con l’IMA sia stato finanziato il valore lordo dell’incremento stipendiale, mentre i valori della costituzione del Fondo accessorio, che comprende anche l’IMA, sono previsti al netto delle trattenute a carico dell’amministrazione.
  5. Infine, ipotizziamo anche che l’importo maggiore dello stipendio percepito con questa busta paga    abbia inciso sulla percentuale media delle trattenute fiscali operate, che saranno restituite con il conguaglio di fine anno? O con la dichiarazione dei redditi 2022?

Ma queste ultime supposizioni, probabilmente attendibili, non giustificano del tutto uno stipendio più basso del solito.                                                                                                                     
Il motivo, di cui siamo invece siamo certi, è che con queste PEO – a differenza delle precedenti – non è stata  distribuita “contestualmente” la quota a compensazione, prevista con l’accordo del Fondo Comune di Ateneo 2021 per le categorie B-D, e che, anzi, avrebbe dovuto incrementare anche se di poco il livello stipendiale.   
                               
Sottolineiamo che con l’accordo 2022, al vaglio del Collegio dei Revisori, è prevista un’ulteriore distribuzione a compensazione dell’operazione IMA. E ci aspettiamo che, appena firmato l’accordo definitivo 2022, l’amministrazione proceda all’incremento dell’IMA di 42 euro da gennaio 2022, alla distribuzione  del Fondo comune di Ateneo 2022, alla possibilità per il personale di utilizzare, finalmente, come welfare i famosi risparmi  di bilancio del 2020.

 Come USB, avevamo evidenziato con l’ultima lettera inviata all’amministrazione l’importanza dell’accordo sul Fondo comune di Ateneo per la stretta correlazione con l’accordo integrativo (leggi qui: https://usb.uniroma2.it/archives/5699).   Però gli accordi non basta firmarli, bisogna anche che siano applicati rispettando le tempistiche previste …

Si potevano evitare i disagi e i dubbi tra il personale, con i tempi tecnici idonei al completamento della operazione, dato che per i mesi di agosto e dicembre le procedure stipendiali devono essere anticipate.
Si sarebbe dovuto pubblicare il decreto finale che legittima la procedura, informando il personale.
Ormai, invece, sembra che l’informativa istituzionale sia diventata appannaggio di alcuni sindacati, a fronte di una amministrazione divenuta afona. Una confusione di ruoli preoccupante.

Di seguito riportiamo lo stralcio di interesse dell’accordo sindacale citato.

USB PI – Università Tor Vergata

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Accordo Fondo Comune di Ateneo 2021  (€ 608.839,00)

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a) utilizzare una quota parte delle risorse del nuovo Fondo comune d’Ateneo sino ad un massimo di € 300.000,00 a.l. per gli interventi perequativi ritenuti opportuni a seguito delle ricadute del finanziamento dei passaggi di posizione con quota parte di IMA variabile secondo la tabella seguente (importi a.l.):

Categoria   Fondo_Ateneo
B2               414,93 €
B3               310,14 €
B4               325,16 €
B5               293,65 €
B6               306,52 €
B7                   –
C2              146,96 €
C3              308,45 €
C4              411,31 €
C5              270,96 €
C6              282,04 €
C7              292,51 €
C8              296,47 €
D2              344,70 €
D3              398,38 €
D4              486,05 €
D5              358,81 €
D6              375,77 €
D7              391,49 €
D8                  –

  1. b) ……
  2. c) distribuire la rimanente parte del fondo tra tutti i dipendenti dell’Ateneo al netto di eventuali compensi già percepiti per attività di conto terzi o master;
  3. d) distribuire eventuali economie con modalità da concordare con le organizzazioni sindacali.

USB PI – Università Tor Vergata

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