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Crolla l’Aula Magna all’Università di Cagliari. USB pretende più investimenti sull’edilizia universitaria per manutenzione e sicurezza degli spazi.

L’Università in frantumi. Questa è l’immagine che, una Cagliari insolitamente avvolta nella nebbia, consegna oggi al nostro Paese.

Ieri sera all’Università di Cagliari si è sfiorata la tragedia.

Occorrerà ora attendere le risultanze degli accertamenti tecnici per comprendere le cause del crollo. Tuttavia ci troviamo costretti, ancora una volta, a denunciare le drammatiche condizioni in cui versa il complesso dell’edilizia pubblica di questo Paese dopo decenni di tagli e di politiche di austerità portate avanti da tutti governi, tecnici e non, di destra come di sinistra. Edifici costruiti in larga misura con materiali di paccottiglia con cui i padroni si sono riempiti le tasche mentre si taglieggiava pesantemente il salario dei genitori di quegli stessi studenti e studentesse che oggi rischiano di vederseli crollare addosso da un momento all’altro.

Nella miseria generale, tanto materiale quanto immateriale, che va dilagando nel nostro Paese la condizione degli studenti e delle studentesse è afflitta da una sua propria specifica miserevole condizione: ridotti ad “utenti”, “consumatori” di contenuti didattici la cui rapidità di smaltimento è pari alla stessa velocità con cui si avvicendano le mode nel cosiddetto “capitalismo cognitivo”, sono la rappresentazione vivente di un modello di Università neoliberale, aziendalizzata, punto di approdo fallimentare della cosiddetta “società concorrenziale della conoscenza” con la sua insulsa retorica su merito ed eccellenza, che in definitiva si traduce in edifici fatiscenti e mediocre qualità dei servizi.

Occorre rimettere al centro buone politiche pubbliche per l’Università affinché si riappropri della sua storica funzione sociale. Garantire l’effettività del diritto ad un percorso di studi in sicurezza e di qualità che non sia solo prerogativa dei figli del ceto medio alto (che infatti non manda i propri rampolli nelle università pubbliche e men che meno di provincia), ma elemento imprescindibile di crescita culturale, ricchezza civile, emancipazione critica e riscatto sociale. In definitiva, un’Università che sia la negazione di ciò che ha deliberatamente scelto di essere nel corso degli ultimi decenni.

Sarebbe un errore gravissimo ritenere il crollo dell’Aula Magna un episodio isolato, un evento fortuito ed accidentale. In realtà, di casi così ce ne sono stati anche di recente e purtroppo ce ne saranno ancora. Solo un anno fa successe qualcosa di simile anche all’Università di Bologna. E di recente episodi anche in altri Atenei, come a Salerno, a Milano, a Monza, a Firenze, a Palermo ed a Napoli (vedi rassegna in fondo).

USB Università chiede che il MUR proceda a predisporre urgentemente una verifica dell’agibilità di tutte le strutture universitarie e che il nuovo Governo in pectore investa sin da subito sulla sicurezza dell’edilizia universitaria (ed anche scolastica), al fine di integrare le risorse assolutamente insufficienti stanziate dal Governo precedente col PNRR.

La priorità degli investimenti va indirizzata innanzitutto alla manutenzione dell’esistente per tutelare e garantire la sicurezza di chi lavora, studia e frequenta gli spazi universitari del Paese. E ciò, non solo per quanto riguarda gli spazi della didattica e della ricerca, ma anche per gli alloggi universitari, le mense, etc.

USB nell’esprimere la propria solidarietà alla comunità universitaria di Unica fatta da lavoratori e studenti, ribadisce il proprio impegno nella lotta contro l’Università/Azienda che è alla base di quanto accaduto ieri.

Il ruolo e la funzione dell’Università Pubblica sono strettamente connessi alle scelte di ridimensionamento del settore pubblico per questo come USB Università metteremo i temi degli investimenti sull’Università al centro della giornata di mobilitazione nazionale che USB ha in programma per il 26 ottobre per la campagna per i dipendenti pubblici con iniziative in tutta Italia, oltre che in occasione dello sciopero generale proclamato dal sindacalismo di base per il 2 dicembre per il quale saremo in piazza insieme agli studenti.

Abbassiamo gli investimenti in armi, aumentiamo quelli in Università e sicurezza!

 USB P.I. Università

 Roma, 19 ottobre 2022

Rassegna di crolli recenti in Atenei italiani:

Bologna          https://zic.it/ateneo-cambiare-rotta-crollato-il-soffitto-di-palazzo-paleotti/

Salerno https://www.salernonotizie.it/2022/09/27/paura-alluniversita-cede-parte-di-un-solaio-per-la-pioggia-studenti-sfiorati-dal-crollo/

Milano             https://www.studenti.it/universita-crolla-tetto-per-pioggia.html

Monza             https://www.monzatoday.it/cronaca/crollo-soffitto-bicocca.html

Firenze             https://www.firenzetoday.it/cronaca/crollo-universita-via-laura.html

Palermo           https://www.palermotoday.it/cronaca/maltempo-danni-universita-edificio-16-lezioni-sospese.html

Napoli              https://www.avvenire.it/attualita/pagine/crollo-universita-napoli

 

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