D.L. 112: non basta lo stralcio dell’Universita’
battiamoci negli atenei contro l’attacco a tutto il PUBBLICO IMPIEGO
L’attacco all’Università Pubblica che viene portato avanti dal governo con il taglio dei finanziamenti, il blocco delle assunzioni e la trasformazione degli atenei in Fondazioni di diritto privato sta finalmente scatenando la reazione della comunità accademica. Senati Accademici, Consigli d’Amministrazione, Facoltà stanno prendendo posizione contro questo tentativo di dare il colpo di grazia al sistema universitario pubblico italiano.
La Conferenza dei Rettori ha preso posizione in un’assemblea straordinaria del 3 luglio scorso condannando senza appello le misure del D.L. Tremonti/Brunetta.
Però mentre dagli atenei emerge con sempre maggior chiarezza la rivendicazione di stralcio delle misure del D.L. 112 riguardanti l’Università, la CRUI si dà disponibile a confrontarsi con il min. Gelmini.
Non sappiamo se è a questo tavolo che va attribuito l’emendamento al D.L. Brunetta che limiterebbe a una sola tornata l’allungamento a tre anni della periodicità degli scatti biennali per la docenza. Ma è significativo che l’unica “concessione” fatta finora riguardi solo la docenza !
Come già avvenne ai tempi della Moratti la disponibilità della CRUI rischia di preparare un ennesimo arretramento del movimento di difesa dell’Università Pubblica. Allora a rimetterci furono gran parte dei tanti precari che tengono in vita l’Università, esclusi dalla sanatoria di reinquadramento nei ranghi della docenza. Oggi, con queste posizioni è a rischio il sistema universitario pubblico stesso!
Confederali e associazioni della docenza sembrano voler riproporre lo stesso schema di mobilitazione di allora: far perno sui pronunciamenti degli organi collegiali e sulla docenza per respingere la manovra e come allora guardano con sospetto alle operazioni della CRUI.
In questo quadro i grandi danneggiati dalla manovra Brunetta, i lavoratori universitari, perdono ogni rappresentanza. E non sembra colpire più di tanto – né gli organi accademici, né il cartello dei sindacati confederali e associazioni docenti – che con le Fondazioni i lavoratori tecnico-amministrativi rischiano il posto di lavoro (e non solo qualche privilegio).
Già con le altre misure del DL 112 i lavoratori subiranno tagli agli organici, blocco delle progressioni verticali, riduzione dello stipendio (si parla di 600 euro di salario accessorio procapite in meno a regime..!), decurtazione del salario per malattia (tra gli 8 e i 10 euro giornalieri procapite medio) e gli “arresti domiciliari” per chi è malato, ecc. ecc.!
Per non parlare poi degli “aumenti” contrattuali che i lavoratori universitari devono aspettare per anni!
In tempi di crisi galoppante non si possono tenere isolati negli atenei i lavoratori universitari a battersi al seguito o al posto della baronia contro i provvedimenti che toccano l’attuale assetto del sistema universitario per poi, come sempre, essere “dimenticati” e abbandonati a se stessi quando si tratta di contrastare provvedimenti punitivi che colpiscono i soli lavoratori tecnico-amministrativi!
Ecco perché più che accodarci alle scelte degli organi accademici e del cartello confederale che le sostiene, RdB chiama i lavoratori a far pesare nelle mobilitazioni d’ateneo anche le proprie rivendicazioni e soprattutto a unirsi agli altri lavoratori pubblici perché solo l’unità dei lavoratori può battere le manovre del governo!
RdB è scesa in piazza il 16 luglio per chiedere l’abrogazione dell’intero D.L. 112, offrendo ai lavoratori universitari un ambito generale in cui battersi e la solidarietà di tutte le altre categorie del pubblico impiego.
Non ci servono “miglioramenti” concordati da CRUI e Gelmini, non ci basta lo stralcio dal D.L. 112 delle norme che riguardano l’Università:
Diciamo No all’università privata
No al taglio dei bilanci di tutte le amministrazioni pubbliche
No al taglio dei posti di lavoro e alla precarietà permanente
No alla riduzione indiscriminata dei salari dei dipendenti pubblici
Rigettiamo il Decreto 112
RdB-CUB Pubblico Impiego – Università