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IL MINISTRO BRUNETTA CI RIPENSA:
LE  AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE  INCENTIVINO IL LAVORO DA REMOTO !

A fronte dell’esplosione dei contagi causati dalla variante Omicron, il Ministro Brunetta è costretto ad ammettere che il ricorso al lavoro in remoto costituisce un irrinunciabile strumento di contenimento dell’epidemia (comunicato USB Pubblico Impiego).

Per non smentire se stesso, però, non cede fino in fondo e,  con una circolare scritta a due mani con il ministro Orlando, si limita a incentivare il lavoro agile “liberando” le amministrazioni pubbliche dalle rigide modalità organizzative che egli stesso ha imposto con i decreti del 23 luglio e del 6 agosto che hanno interessato in prima istanza i lavoratori della Scuola e dell’Università.

Provvedimenti normativi emanati in evidente sconnessione con lo stato di emergenza prorogato dal governo su tutto il territorio nazionale fino al 31 dicembre 2021 e ora fino al 31 marzo 2022.  In particolare, con le disposizioni di estensione dell’obbligo vaccinale al personale  dell’ Università a prescindere dall’ età perché riconosciuto, al pari della Scuola,  “settore particolarmente esposto” (DL 7 gennaio 2022).

Il Ministro Brunetta, in nome della “flessibilità e intelligenza”, scarica dunque sulle singole amministrazioni pubbliche l’adozione di soluzioni urgenti e straordinarie per fronteggiare l’epidemia, in linea con le politiche dei governi che in due anni hanno evitato di adottare soluzioni strutturali e risolutive con investimenti sui servizi essenziali, come il rifinanziamento della Sanità Pubblica e della Scuola.

In allegato  la 2^ nota usb, dopo la richiesta del 5 gennaio u.s., volta a sollecitare l’Amministrazione all’immediata attuazione della circolare Brunetta.

USB PI –  Università
Anna Maria Surdo

ALLEGATI: ♦  sollecito richiesta USB_ampliamento lavoro a distanza
                ♦  richiesta USB_andamento epidemiologico

 

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