Si sono concluse oggi le operazioni di voto per il rinnovo dei tre rappresentanti del personale TAB delle Università italiane nel Consiglio Universitario Nazionale.
USB Università ha presentato una propria candidatura, Francesca Cecconi, e un programma coerente con la visione politica che ne contraddistingue la prassi sindacale e tesa a rimarcare l’imprescindibile funzione sociale dell’Università pubblica nonché il fondamentale contributo dato quotidianamente dalla componente del personale TAB.
Proprio la convinzione di rilanciare il protagonismo del personale, troppo spesso marginalizzato dagli a-democratici dispositivi della governance universitaria, ha spinto USB ad elaborare un programma “aperto”, scevro da “tendenze corporative” e anzi capace di rivolgersi ad altre essenziali componenti delle comunità universitarie (studenti e precari della ricerca anzitutto), ponendosi in netto contrasto con le politiche di spinta aziendalizzazione e strisciante privatizzazione che caratterizzano oggi il nostro sistema universitario non meno di altri importanti pezzi di stato sociale.
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Care colleghe e cari colleghi,
siamo felici di annunciare il ritorno di USB nella comunità universitaria di “Sapienza”.
Siamo lavoratori stanchi di delegare, decisi a non chiudere gli occhi e desiderosi di lottare.
USB è un sindacato conflittuale che non si nasconde, non cerca ‘gentili’ concessioni e ha come presupposto il miglioramento delle condizioni di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. USB non teme il conflitto, non si piega ad alcun tipo di pressione. La nostra forza è la coesione, la determinazione e la solidarietà. Il nostro sindacato è a disposizione di tutti coloro che vogliono far valere i propri diritti, che vogliono lottare per un’Università più giusta e più solidale e difendere la dignità del lavoratore già duramente vessato da uno scenario economico sempre più preoccupante, determinato dalle dilaganti politiche neoliberiste.
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Oggi 8 marzo, USB UNIVERSITA’ presenta la propria candidata, FRANCESCA CECCONI, alle elezioni per il rinnovo di 3 rappresentanti del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (TAB) delle Università italiane nel Consiglio Universitario Nazionale (CUN) che si terranno dal 29 marzo al 5 aprile 2023.
CHE COS’E’ IL CUN E QUALI LE SUE FUNZIONI: Il CUN è organo consultivo e propositivo del Ministro dell’Università e della Ricerca. Esprime pareri e formula proposte sulle materie di interesse generale del sistema universitario e che hanno un immediato interesse per il personale TAB, quali: sistema di finanziamento delle Università (FFO), obiettivi della programmazione universitaria; ordinamento degli studi universitari e regolamenti didattici di Ateneo.
PERCHE’ VOTARE: è importante che il personale TAB partecipi al voto dei propri rappresentanti per trasformare il CUN in strumento di amplificazione delle esigenze di tutela del personale tecnico amministrativo e bibliotecario.
CHI VOTARE: FRANCESCA CECCONI
Francesca Cecconi è laureata in Lettere Classiche, indirizzo archeologico. Lavora dal 2001 presso l’Università di Pisa dove si occupa del settore periodici e della formazione degli utenti nella Biblioteca di Storia delle Arti, oltre a curare e gestire l’Archivio istituzionale della ricerca.
Dopo essere stata membro del CUG di UniPi, è stata eletta nella RSU nella lista di USB Pubblico Impiego.
Fa parte del Consiglio Nazionale USB PI, del Coordinamento Nazionale USB PI Università e dell’Esecutivo USB PI Toscana.
Ha deciso di candidarsi per il rinnovo della rappresentanza del personale TAB nel Consiglio Universitario Nazionale perché è convinta dell’importanza di portare all’interno del CUN una voce diversa, che sia portatrice dei valori e della visione che USB ha dell’Università e del ruolo che in essa deve rivestire la componente delle lavoratrici e dei lavoratori, un ruolo che non può e non deve essere minoritario rispetto a quello delle altre componenti.
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Anche quest’anno USB risponde all’appello lanciato dal movimento Non Una di Meno proclamando lo sciopero generale di tutte le categorie, pubbliche e private (esclusi i settori: trasporti ed energia), per la giornata dell’8 marzo 2023.
Quello di quest’anno è anche il primo sciopero generale contro il Governo di destra uscito dalle urne dello scorso autunno, il primo guidato da una donna. Che questo elemento, al di là del valore simbolico che pure rappresenta, non abbia alcuna influenza sulle politiche governative ci è stato da subito molto chiaro.
La pandemia, la guerra, la crisi energetica, il carovita allargano la forbice della disuguaglianza di genere, accrescono il lavoro povero e sottopagato, lo sfruttamento e la marginalità nei quali si trovano prevalentemente le donne e i giovani.
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