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Pubblichiamo il report di USB Università sull’incontro che mercoledì scorso si è tenuto con la ministra Bernini che, a nostro parere, ha dato segnali di disponibilità all’ascolto.
Abbiamo avuto la percezione di una determinata resistenza da parte del dr. Naddeo, Presidente dell’ARAN, a trovare una soluzione, per lo più tecnica a suo parere, che consenta di utilizzare le risorse aggiuntive già nelle disponibilità degli atenei ( 50 milioni di euro stanziati dal precedente governo), per incrementare la parte stabile delle retribuzioni del personale TAB delle università, o sul tabellare o su una indennità fissa come l’Indennità di Ateneo percepita a luglio di ogni anno.

Secondo il presidente dell’Aran,  iniziare ora l’ iter di autorizzazione volta a  modificare la destinazione di queste risorse (sul salario accessorio e distribuite secondo criteri di performance/produttività) porterebbe a un notevole ritardo la chiusura del contratto nazionale di cui è ancora  in discussione la parte normativa.
La Scuola, che invece ha raggiunto già questo risultato e altri …, è pronta a firmare e l’Aran pure sembra che abbia  un forte interesse a chiudere  il contratto.
E’ questo un punto dirimente della contrattazione nazionale ed auspichiamo che i sindacati trattanti dell’Università, al pari di quelli della Scuola, si adoperino per ottenere  miglioramenti economici stabili anche per il personale dell’Università.

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pubblicato il 20 Aprile, 2023

A seguito di una richiesta di incontro di USB Università (vedi allegato), inviata a febbraio al Ministro dell’Università e della Ricerca On. Anna Maria Bernini, per illustrare le criticità e i problemi che riguardano il personale tecnico amministrativo e bibliotecario degli Atenei, è giunta da parte del MUR la convocazione per USB Università per un incontro da tenersi il 26 aprile a Roma presso la sede del Ministero.

Sarà una importante occasione per esporre al Ministro le proposte di USB Università volte a superare le fondamentali questioni che riguardano il personale universitario, già illustrate nella nota inviata a febbraio.

Vi terremo prontamente aggiornati sull’esito dell’incontro.

USB Pi – Università

ALLEGATO: ♦  Richiesta USB_Incontro Ministro MUR_Bernini

pubblicato il 5 Aprile, 2023

Si sono concluse oggi le operazioni di voto per il rinnovo dei tre rappresentanti del personale TAB delle Università italiane nel Consiglio Universitario Nazionale.

USB Università ha presentato una propria candidatura, Francesca Cecconi, e un programma coerente con la  visione politica che ne contraddistingue la prassi sindacale e tesa a rimarcare l’imprescindibile funzione sociale dell’Università pubblica nonché il fondamentale contributo dato quotidianamente dalla componente del personale TAB.  

Proprio la convinzione di rilanciare il protagonismo del personale, troppo spesso marginalizzato dagli a-democratici dispositivi della governance universitaria, ha spinto USB ad elaborare un programma “aperto”, scevro da “tendenze corporative” e anzi capace di rivolgersi ad altre essenziali componenti delle comunità universitarie (studenti e precari della ricerca anzitutto), ponendosi in netto contrasto con le politiche di spinta aziendalizzazione e strisciante privatizzazione che caratterizzano oggi il nostro sistema universitario non meno di altri importanti pezzi di stato sociale.

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pubblicato il 29 Marzo, 2023

Care colleghe e cari colleghi,

siamo felici di annunciare il ritorno di USB nella comunità universitaria di “Sapienza”.

Siamo lavoratori stanchi di delegare, decisi a non chiudere gli occhi e desiderosi di lottare.

USB è un sindacato conflittuale che non si nasconde, non cerca ‘gentili’ concessioni e ha come presupposto il miglioramento delle condizioni di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. USB non teme il conflitto, non si piega ad alcun tipo di pressione. La nostra forza è la coesione, la determinazione e la solidarietà. Il nostro sindacato è a disposizione di tutti coloro che vogliono far valere i propri diritti, che vogliono lottare per un’Università più giusta e più solidale e difendere la dignità del lavoratore già duramente vessato da uno scenario economico sempre più preoccupante, determinato dalle dilaganti politiche neoliberiste.

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