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pubblicato il 4 Marzo, 2022

USB Università: basta con le finte missioni di pace!

 

In questi giorni di guerra e di profonda crisi internazionale, come USB sentiamo l’esigenza di sottolineare un’urgenza: l’urgenza della pace. Crediamo che l’unica soluzione possibile sia quella di ricorrere a tutti i canali diplomatici per trovare una ricomposizione pacifica del conflitto, senza dover ricorrere all’utilizzo delle armi.

A tal proposito, stigmatizziamo la scelta sciagurata del Governo Draghi e dell’Unione Europea di contribuire a soffiare sul fuoco ed alimentare la guerra. Irresponsabile la scelta del Governo, che utilizza il pretesto della guerra per estendere fino al 31 dicembre lo stato di emergenza qui in Italia, sottraendo inoltre notevoli risorse al nostro Paese, già in profonda crisi, per impiegarle in armamenti da inviare in Ucraina. Non in viveri, medicinali e beni di prima necessità, ma in armi!

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pubblicato il 3 Febbraio, 2022

USB P.I. ha lanciato la petizione:
SFIDUCIAMO IL MINISTRO BRUNETTA!

BRUNETTA, IL MINISTRO NO SMART

Il Ministro Brunetta non perde occasione per attaccare i dipendenti pubblici ed ora che la pandemia sembra debba essere archiviata per decreto di governo, nonostante l’alto numero di contagi e la drammatica conta giornaliera dei morti, ritorna alla ribalta con un’intervista a Sky Tg 24 nella quale accusa lo
smart working di essere una copertura al far finta di lavorare quando invece basta star chiusi in casa col telefonino sulla bottiglia del latte!

Ora, sarebbe perfino facile rispondere ad una narrazione offensiva e ideologica tesa al solo screditamento dei lavoratori pubblici, ma come si fa a rimanere seri con chi, con piglio da invasato, venera Draghi e i vaccini, magnifica il record del PIL, autoincensa il suo governo per essere stato quasi il più bravo nella gestione della pandemia e dichiara quest’ultima, di fatto, superata, mentre tutto il Paese continua a stare in fila davanti alle farmacie e a combattere con i figli in DAD?

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Ci siamo, dal 1° febbraio iniziano i controlli sulla vaccinazione obbligatoria del personale dell’Università con provvedimenti sanzionatori per i lavoratori che non risultano vaccinati che stanno generando panico e confusione.

Nonostante in quasi due anni di emergenza pandemica TUTTO il personale ha permesso il funzionamento degli Atenei, anche grazie al ricorso al lavoro agile e alla didattica a distanza, invece di migliorare le strutture universitarie per renderle più sicure, invece di investire sul lavoro agile anche attraverso l’implementazione della strumentazione e dei sistemi informatici, il Governo ha scelto la scorciatoia della sospensione dal lavoro e dal salario del personale non vaccinato delle Università.
Addirittura, potrebbe essere sospeso chi non lavora fisicamente nelle sedi universitarie, potendo svolgere il lavoro a distanza, solo perché ha deciso di non vaccinarsi.

Le disposizioni prese non hanno una ragione sanitaria, poiché i lavoratori strutturati sono solo una parte di coloro che frequentano gli atenei. Ad esempio, sono esclusi dall’obbligo vaccinale i lavoratori atipici (Borsisti, Assegnisti, CO.CO.CO etc) e gli addetti alle attività esternalizzate che lavorano nelle università, per cui si fa davvero fatica a cogliere il senso di queste misure estreme.

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pubblicato il 21 Gennaio, 2022

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