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pubblicato il 23 Marzo, 2021

                                                                IL  PATTO PER  L’INNOVAZIONE DEL LAVORO PUBBLICO
    INIZIA  A PRODURRE I SUOI PRIMI NEFASTI EFFETTI.

 

I primi effetti deleteri della cena tra il Ministro Brunetta ed i rappresentanti di CGIL CISL e UIL non hanno tardato a farsi sentire.

A farne le spese saranno in prima battuta i lavoratori e le lavoratrici assunti in data successiva all’ 1/1/2019 nella Pubblica Amministrazione, in tutti i comparti della PA tranne la Scuola (che ha il fondo Espero), che si vedranno iscritti d’ufficio con la formula del silenzio-assenso al Fondo di Previdenza Complementare Perseo-Sirio, governato da CGIL,CISL,UIL.

Formula che, in mancanza di un esplicito rifiuto da parte dell’interessato, comporterà il trasferimento automatico del suo TFR nelle casse del Fondo Complementare Perseo-Sirio.

E’ bene chiarire che dietro la decisione di CGIL, CISL, UIL di forzare le procedure di adesione, c’è il fallimento della previdenza complementare sancito, a gennaio 2021 in ARAN, con l’ennesima proroga dei termini di scadenza per la partecipazione ai Fondi Espero e Perseo-Sirio, vista la deludente raccolta di iscrizioni.

I dati delle adesioni, definiti impietosi dal rappresentante della CISL durante l’incontro in sede ARAN, sono chiari: solo poco più di 174.000 adesioni su una platea di oltre 2.300.000 aventi diritto.

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Al Direttore Generale
Dott. Giuseppe Quintavalle

Al Direttore Amministrativo
Dott. Stefano Piccari

Policlinico Tor Vergata

protocollo@ptvonline.postecert.it

 

Oggetto: rinnovo richiesta di inclusione delle categorie di personale finora escluse dal piano vaccinale del Policlinico.

Si fa seguito alla richiesta che questa O.S. ha inviato in data 14 febbraio u.s. ai vertici aziendali, e che per memoria si allega, volta all’accesso volontario di tutto il personale del Policlinico Tor Vergata al sistema aziendale di prenotazione vaccinale.

Nonostante il progressivo acuirsi dell’emergenza sanitaria che ha richiesto misure di contenimento sempre più stringenti fino alla dichiarazione di zona rossa della regione Lazio, la precedente Dirigenza del Policlinico non ha valutato la necessità di vaccinare il personale non sanitario a cui è richiesto – in ragione della specificità della missione istituzionale – di prestare attività in presenza dovendo assicurare servizi di supporto ritenuti altrettanto essenziali come quelli svolti dal personale sanitario.
Non è stata fornita, peraltro, alcuna spiegazione alla scrivente O.S. che giustifichi la mancata assunzione di responsabilità a tutela della salute del personale interessato e della collettività.
Valutazioni e decisioni, invece, assunte e attuate presso altre strutture sanitarie della regione e di cui siamo a conoscenza.

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pubblicato il 9 Marzo, 2021

MOBILITIAMOCI L’11 MARZO
CONTRO
LE SPECULAZIONI DELLE MULTINAZIONALI SUI VACCINI

          Iniziativa a Roma sotto al Parlamento, Piazza di Montecitorio, con inizio alle ore 16,00.

 

La richiesta è la sospensione dei brevetti sui vaccini; controllo pubblico e informazione trasparente sugli accordi con le multinazionali del farmaco; salute pubblica realmente per tutte\i.
Perché solo insieme si può uscire da questa pandemia, solo ripensando il sistema della sanità a livello globale, al di là degli interessi privati.

NESSUN PROFITTO SULLA PANDEMIA: VACCINO E SALUTE PUBBLICA PER TUTTI\E!

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pubblicato il 1 Marzo, 2021

                      Lotto marzo 2021: USB proclama lo sciopero generale

Riappropriamoci dello strumento dello sciopero per mettere al centro del dibattito le donne come prime linee essenziali di una produzione che non si ferma mai, contro lo sfruttamento economico e la precarietà, contro la violenza di genere come fenomeno sistemico.

Per il quinto anno consecutivo USB risponde all’appello lanciato da Non Una di Meno, proclamando lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata dell’8 marzo 2021.

Il 2020 è stato l’anno della pandemia ma anche l’anno in cui la Commissione di garanzia ha vietato gli scioperi e inflitto multe salatissime a chi come USB ha osato scioperare. È stato l’anno in cui si è squarciato il velo sul ruolo della riproduzione sociale e sul peso del lavoro di cura scaricato sulle donne, sulla violenza come fenomeno sistemico, sullo sfruttamento economico, sulla precarietà.

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