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pubblicato il 29 Dicembre, 2018

pubblicato il 22 Dicembre, 2018

Seguendo le orme delle precedenti legislature, per rispettare i vincoli di bilancio imposti dall’ Unione Europea, sembra sia stato inserito nel maxi emendamento alla finanziaria 2019 il blocco del turn over di buona parte del Pubblico impiego per tutto o quasi il 2019 :
h) dopo il comma 208 è inserito il seguente: “208-bis. Per l’anno 2019, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri, gli Enti pubblici non economici, le Agenzie fiscali e le Università, in relazione alle ordinarie facoltà assunzionali riferite al predetto anno, non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019.
USB ritiene inaccettabile che per esigenze finanziarie vengano creati i presupposti per congelare le funzioni di organi centrali dello Stato (INPS, Ministeri e altri), ma è ancora più incomprensibile che tale operazione venga estesa anche alle Università, non comportando alcun risparmio di spesa diretto.
Gli impegni presi dall’On. Valditara (Sotto-segretario MIUR) di sbloccare le assunzioni nelle Università verranno forse assolti inventandosi piani straordinari di assunzioni e carriera del Personale Docente, dimenticandosi però del Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario , che negli ultimi 8 anni ha subito una riduzione dell’organico di circa il 10%.
Non è così che si costruisce la tanto decantata crescita del sistema universitario italiano, che in questi anni di sotto-finanziamento ha potuto sopravvivere solo grazie al contributo quasi volontaristico di TUTTO il personale universitario, precarizzato e sotto-pagato rispetto ai parametri europei.
Questi atteggiamenti sono insostenibili, dovessero essere mantenuti, USB P.I. mobiliterà tutto il personale universitario per fermarli con ogni strumento possibile.
Gli impegni presi da questo governo:

Questi atteggiamenti sono insostenibili, dovessero essere mantenuti, USB P.I. mobiliterà tutto il personale universitario per fermarli con ogni strumento possibile.

Gli impegni presi da questo governo di

-riformare il sistema pensionistico,

– ridurre la precarietà

 -sbloccare il Turn-over

per GARANTIRE i servizi pubblici e combattere la disoccupazione, DEVONO ESSERE MANTENUTI !

Esecutivo USB P.I. –

pubblicato il 5 Dicembre, 2018

 MANCA  PERO’… LA MATERIA PRIMA

Nella seduta di contrattazione che si è tenuta il 28 novembre, la discussione ha avuto come argomento alcuni aspetti degli strumenti contrattualmente previsti per l’attuazione del sistema di valutazione della performance nella pubblica amministrazione, definita dalla Riforma Brunetta (D.Lgs. n. 150/2009) come integrata e modificata dalla  più recente Riforma Madia (D.Lgs. n. 74/2017).

In particolare, bisognava decidere il peso dato alla valutazione della performance organizzativa (raggiungimento degli obiettivi assegnati alla struttura) rispetto alla valutazione della performance individuale (valutazione comportamentale).

Il Direttore Generale ha tenuto a precisare che questo è il perimetro entro cui può agire la contrattazione decentrata, perché l’individuazione del Sistema di Valutazione è competenza esclusiva dell’Amministrazione.

Dunque, siamo arrivati anche a Tor Vergata alla applicazione di uno degli aspetti più controversi della cosiddetta Riforma Brunetta, che tutti i sindacati istituzionali a parole hanno dichiarato di contrastare, ma nei fatti pronti a concertare.
L’aspetto controverso  che ha reso di difficile attuazione il sistema della misurazione e valutazione della performance nella pubblica amministrazione è stata proprio l’indisponibilità della “materia prima”: risorse economiche adeguate per l’assegnazione dei “premi”.         

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