REPORT DALLA CONTRATTAZIONE
Nella seduta del 12 marzo u.s. è proseguita la discussione sugli argomenti della contrattazione precedente:
1) Contratto integrativo 2015 – Costituzione fondo salario accessorio
E’ stato consegnato un prospetto del Fondo Salario Accessorio che sarà considerato definitivo solo dopo la quantificazione delle risorse eventualmente non spese nell’esercizio 2014 (produttività + straordinario). Nella voce “risorse variabili” (derivanti dalle entrate dei conto terzi, convenzioni, programmi comunitari etc), l’importo risulta incrementato di circa 580.000,00 euro in conseguenza della delibera (in allegato) assunta nell’ultima seduta del CdA in attuazione del Regolamento per le attività TFA-PAS. Un “tesoretto” che è stato costituito grazie al coordinamento della nostra azione svolta in rappresentanza del personale, sia in ambito sindacale sia in senato accademico.
A parte il “tesoretto”, non abbiamo riscontrato altri incrementi del Fondo, in riferimento alla nuova normativa che dal 2015 non ha prorogato il blocco dei limiti posti ai fondi per la contrattazione integrativa. Abbiamo chiesto, ed ottenuto per il 19 marzo, una riunione di tavolo tecnico per una verifica delle modalità di costituzione del Fondo L’amministrazione, su richiesta delle rappresentanze sindacali, ha confermato la continuità nel pagamento dell’IMA nelle more della sottoscrizione del contratto integrativo 2015 che comprenderà anche le modalità di erogazione della produttività collettiva (Progetti).
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Nella nostra Università, almeno nella nostra tradizione, anche se con vicende e dinamiche non sempre comprensibili e condivisibili, i sindacati hanno cercato di dare risposta alle aspettative, ai disagi, alle ambizioni dei lavoratori che dovrebbero rappresentare. Come in una commedia alla Guareschi si sono fronteggiati, scherniti, derisi, attaccati sul piano del metodo e delle strategie. Una forte competizione che non metteva in discussione il fatto che alla fine i beneficiari sarebbero stati tutti i colleghi. Perchè una cosa è sempre stata chiara e condivisa: “il bene comune”. Chiariamo, non vogliamo dire che i sindacati abbiano sempre agito nel migliore dei modi e che non abbiano mai fallito, tuttavia non hanno perso di vista i valori fondamentali che devono ispirare e guidare ciascuno di noi quando assume un incarico sindacale nei vari organi e nelle varie Commissioni della nostra Università.
Negli ultimi anni questa certezza sta vacillando e i risultati delle elezioni per il rinnovo delle RSU ce ne danno la conferma. Potrà sembrare strano che a denunciare questa deriva siamo proprio noi che, in realtà, potremmo sentirci soddisfatti per il semplice dato di aver confermato i seggi che già avevamo all’interno delle RSU, ma la nostra coscienza non ci permette di sottacere un fenomeno che non poco influisce sul benessere e la correttezza dei rapporti tra le varie forze sindacali.
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NOI di USB siamo persone COME TE
e, UNITI, possiamo fare la DIFFERENZA
USB PI ha presentato la lista dei candidati per le elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) che si terranno Il 3, 4 e 5 marzo.
Ma chi siamo noi della lista USB? Siamo dipendenti come te.
Non persone che fanno carriera all’interno del sindacato o che usano il sindacato per far carriera all’università. Né lavoriamo PER il sindacato come i cosiddetti “delegati”, ossia persone stipendiate dal sindacato per fare gli interessi del sindacato.
Non c’è, in USB, qualcuno che fa cadere la grazia dal cielo, qualcun altro che ha conoscenze altolocate o qualcun altro ancora con la bacchetta magica che “risolve le cose”.
Noi siamo sempre stati dipendenti come te, persone che appunto si sono stufate di venire illuse o che delegano la soluzione dei propri problemi ad altri, per cui sono disposte a rimboccarsi le maniche e a combattere in prima persona per il bene comune.
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