logo USB
pubblicato il 24 Ottobre, 2022

 

IL 26 OTTOBRE NO CARO VITA DAY   PER I DIPENDENTI PUBBLICI

 

Dopo le riuscite giornate di protesta del 3 ottobre  e del 12 ottobre contro il carovita, gli aumenti delle bollette e le speculazioni sull’energia, USB Pubblico Impiego lancia una campagna per i dipendenti pubblici.
La giornata di mobilitazione nazionale contro il carovita, in programma per mercoledì 26 ottobre, sarà l’occasione per presentare le 5 proposte salariali urgenti con cui si intende risollevare le condizioni economiche dei dipendenti pubblici in un periodo caratterizzato dal carovita galoppante.   
Una giornata di protesta che vede coinvolto in particolare il personale dell’Università, ulteriormente penalizzato per il livello retributivo più basso tra i pubblici dipendenti:

» Leggi tutto l´articolo »

Crolla l’Aula Magna all’Università di Cagliari. USB pretende più investimenti sull’edilizia universitaria per manutenzione e sicurezza degli spazi.

L’Università in frantumi. Questa è l’immagine che, una Cagliari insolitamente avvolta nella nebbia, consegna oggi al nostro Paese.

Ieri sera all’Università di Cagliari si è sfiorata la tragedia.

Occorrerà ora attendere le risultanze degli accertamenti tecnici per comprendere le cause del crollo. Tuttavia ci troviamo costretti, ancora una volta, a denunciare le drammatiche condizioni in cui versa il complesso dell’edilizia pubblica di questo Paese dopo decenni di tagli e di politiche di austerità portate avanti da tutti governi, tecnici e non, di destra come di sinistra. Edifici costruiti in larga misura con materiali di paccottiglia con cui i padroni si sono riempiti le tasche mentre si taglieggiava pesantemente il salario dei genitori di quegli stessi studenti e studentesse che oggi rischiano di vederseli crollare addosso da un momento all’altro.

Nella miseria generale, tanto materiale quanto immateriale, che va dilagando nel nostro Paese la condizione degli studenti e delle studentesse è afflitta da una sua propria specifica miserevole condizione: ridotti ad “utenti”, “consumatori” di contenuti didattici la cui rapidità di smaltimento è pari alla stessa velocità con cui si avvicendano le mode nel cosiddetto “capitalismo cognitivo”, sono la rappresentazione vivente di un modello di Università neoliberale, aziendalizzata, punto di approdo fallimentare della cosiddetta “società concorrenziale della conoscenza” con la sua insulsa retorica su merito ed eccellenza, che in definitiva si traduce in edifici fatiscenti e mediocre qualità dei servizi.

» Leggi tutto l´articolo »

pubblicato il 12 Ottobre, 2022

            Facendo seguito alla propria nota del 12 luglio u.s., USB Università Tor Vergata ha inviato la richiesta (in allegato) all’attenzione della Amministrazione di questa Università, affinché siano resi disponibili per il personale le risorse risparmiate nel 2021. 
Con l’emanazione del c.s. decreto Aiuti bis i dipendenti possono usufruire di speciali agevolazioni fiscali fino alla concorrenza di 600,00 euro se, ovviamente, le Amministrazioni provvedono a erogare entro l’anno altrettante risorse di bilancio a integrazione del welfare ordinario. Alcune università hanno già disposto provvedimenti in tal senso (vedi 2 ° documento allegato). Siamo a conoscenza che, attualmente, l’Amministrazione sta portando a compimento l’accordo sull’utilizzo delle risorse risparmiate nel 2020 per un importo individuale di circa 250,00 euro, ma anche per questa trance finora non vi è certezza che il personale possa usufruirne prima della fine dell’anno.     



» Leggi tutto l´articolo »

pubblicato il 2 Settembre, 2022

Mentre USB si opponeva ai Fondi integrativi con scioperi, manifestazioni di protesta e comizi, i sindacati confederali e c.d. autonomi, dopo aver contribuito allo smantellamento della previdenza pubblica, hanno concluso accordi, promosso lo sviluppo dei fondi pensione organizzando convegni e assemblee dei lavoratori per il decollo della previdenza complementare in tutto il pubblico impiego.  L’accordo del 16.09.2021, con il quale si legittima il “silenzio-assenso” per l’adesione al Fondo pensioni integrativo, sta intrappolando i giovani assunti, a partire dal 2019.
I sindacati promotori non stanno tutelando gli interessi dei lavoratori, ma solo i propri dato che sono i co-gestori dei Fondi Integrativi.

I fatti, però, dimostrano che i rendimenti dei fondi pensione legati alle imprevedibili fluttuazioni dei mercati azionari sono aleatori e che il TFR/TFS è di gran lunga più conveniente

» Leggi tutto l´articolo »