Con l’arrivo delle buste paga di novembre si è potuto constatare quanto irrisori siano i reali importi degli arretrati contrattuali e verificare la reale entità degli aumenti mensili. La delusione, per le centinaia di migliaia di operatori sanitari, di personale amministrativo e tecnico è stata grande.
Ingannati da mesi di propaganda con la quale i sindacati firmatari del contratto hanno cercato di far passare il rinnovo contrattuale come una svolta epocale, il brusco ritorno alla realtà ha generato un diffuso sentimento di frustrazione e ingiustizia anche a fronte delle promesse e delle rassicurazioni che erano state fatte durante la pandemia.
Invece, ancora una volta, ecco aumenti imbarazzanti già divorati dal selvaggio aumento dei prezzi, intere categorie abbandonate a loro stesse e la creazione di percorsi professionali lautamente retribuiti solo per una ristretta élite.
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