Una grande manifestazione ha invaso le strade del centro di Roma e riempito la piazza del Campidoglio sotto l’insegna di Roma Non Si Vende. Un segnale decisamente incoraggiante per chi persegue da tempo l’obiettivo di costruire ponti e legami tra lavoratori e territorio, cittadini e abitanti in un fronte comune di lotta alla privatizzazione dei beni comuni ed alla cancellazione dei diritti collettivi.
A fare da collante a questo arcipelago assai composito di movimenti ed organizzazioni sociali ci ha pensato l’amministrazione commissariale con il DUP, il Documento Unico di Programmazione, nel quale sono delineate le linee guida per il governo della città nei prossimi anni, indipendentemente da chi vincerà la prossima competizione elettorale. E’ proprio la lettura attenta di questo documento che ha convinto in molti della necessità di costruire un fronte ampio di lotta al progetto di sottomissione della città alla logica del mercato.
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